GP Imola Fp3, Ferrari: simulazione qualifica deficitaria

F1 GP Imola. Le Fp3 del Gran Premio dell’Emilia-Romagna saranno cruciali per preparare al meglio la qualifica, un aspetto fondamentale su un tracciato nel quale i sorpassi risultano essere difficili con questa generazione di vetture, e lo abbiamo visto nelle due edizioni precedenti. La McLaren sembra essere l’unica esente da preoccupazioni, ma occhio perché un […]

Mag 17, 2025 - 16:30
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GP Imola Fp3, Ferrari: simulazione qualifica deficitaria

F1 GP Imola. Le Fp3 del Gran Premio dell’Emilia-Romagna saranno cruciali per preparare al meglio la qualifica, un aspetto fondamentale su un tracciato nel quale i sorpassi risultano essere difficili con questa generazione di vetture, e lo abbiamo visto nelle due edizioni precedenti. La McLaren sembra essere l’unica esente da preoccupazioni, ma occhio perché un minimo errore farà la differenza.

SF-25, obiettivo migliorare sul giro secco

La Ferrari deve risolvere dei problemi, e per poterlo fare davvero avrà bisogno di aggiornamenti urgenti nelle prossime settimane, ma per affrontare il weekend di Imola dovrà mettere a posto il giro da qualifica in questa ultima sessione. Sul passo gara, la SF-25 si è dimostrata particolarmente competitiva nella giornata di ieri, ma tutto sarà inutile senza un giro veloce degno di questo nome e, almeno, una seconda fila.

I due piloti Ferrari sono già a bordo delle loro monoposto, pronti per l’ultima e decisiva verifica: capire se l’assetto scelto rappresenta davvero un passo in avanti. È il momento della verità, in cui serve confermare i miglioramenti e avvicinarsi a chi ha brillato sul giro secco, come la McLaren. Il team di Maranello cerca un equilibrio tecnico che possa permettere di giocarsi le prime posizioni.

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Charles Leclerc affronta le curve di Imola a bordo della sua Ferrari SF-25

Toccherà a Hamilton e Leclerc raccontarci, tramite la pista, se il lavoro svolto ha dato frutti. Si parte con le gomme Medie. Hamilton scende in pista qualche minuto prima di Leclerc, dato che i meccanici erano ancora al lavoro sulla parte posteriore della vettura numero 16. L’avvio del britannico è cauto: riscaldamento gomme senza forzare, e primo giro utile più che altro esplorativo, con un approccio conservativo per comprendere l’equilibrio generale.

Dopo un passaggio ai box e due tornate di raffreddamento, si prepara il push lap con mappatura motore aggressiva. Adami fornisce indicazioni puntuali su come affrontare alcune curve, mentre Hamilton verifica miglioramenti in curva 2 rispetto alla giornata di ieri.

Buon comportamento con le gomme medie

Anche Leclerc entra nel vivo della sessione, con le stesse gomme medie di Hamilton. Nel frattempo, l’inglese spinge, pur dovendo ancora convivere con la solita mancanza di rotazione e un posteriore non del tutto stabile, nonostante un giro complessivamente valido. Charles parte subito con un approccio più aggressivo, ma incontra difficoltà simili del compagno nel gestire i cordoli, in particolare alle Varianti Villeneuve e Alta. Alla Tosa, però, appare leggermente più preciso rispetto alla giornata precedente.

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Lewis Hamilton con la sua Ferrari SF-25 nel bellissimo Autodromo di Imola

Dopo un primo stint, Leclerc rientra ai box per una piccola modifica all’ala anteriore. Completa una prova di partenza in fondo alla pitlane e torna immediatamente in pista per un ulteriore tentativo, utile a valutare il comportamento della vettura. Interessante notare quanto emerge via radio: l’anteriore fatica a entrare in temperatura, un dettaglio che potrebbe rivelarsi cruciale in ottica qualifica e condizionare le prestazioni nei primi settori.

L’ultima tornata del primo run con le medie mostra una Ferrari tutto sommato ben bilanciata. Charles non commette errori e il giro scorre fluido, segno che l’assetto sta funzionando, per quanto il sottosterzo sia ancora presente, seppur in misura inferiore rispetto a ieri. A fine giro rallenta, si prende qualche parolina da Alonso in pista e rientra in pitlane, dove percorre lentamente tutta la corsia per effettuare un’ulteriore prova di partenza.

C’è spazio per un ulteriore tentativo: Hamilton torna in pista con le stesse gomme medie, mentre Leclerc, non essendosi migliorato nel giro precedente, solleva il piede e si prepara a rilanciarsi. Anche Lewis adotta lo stesso approccio. Un punto da sottolineare è il passaggio alla Variante Alta, che continua a rappresentare un’incognita sul comportamento della monoposto in quella zona critica del tracciato.

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Charles Leclerc (Ferrari) affronta la Tosa nel corso delle prove libere del Gran Premio di Imola 2025

Successivamente, si avvia una breve simulazione del passo gara. Proprio come nella giornata precedente, con il serbatoio più carico la SF-25 mostra un assetto più equilibrato. Il comportamento complessivo è positivo e la vettura appare stabile. I tempi sul giro risultano sorprendentemente veloci rispetto alla quantità di carburante presumibilmente a bordo, il che rende l’analisi un po’ più complicata.

L’ipotesi più probabile è che si stia simulando l’ultima fase della corsa, quando il peso cala ma le gomme sono già usurate. L’obiettivo è valutare la gestione delle Pirelli medie in condizioni di degrado avanzato e raccogliere dati utili per la strategia. In questo contesto, il comportamento delle due Ferrari sembra solido, lasciando intravedere qualche segnale incoraggiante in vista della gara.

La mescola C6 Pirelli mette molti nei guai

Si riparte con l’ultima parte delle FP3, montando le gomme Soft. Le condizioni in pista non sono ideali: il traffico è intenso e la carreggiata stretta rende complicato trovare spazio per un giro pulito. Nonostante questo, i piloti Ferrari si lanciano. Leclerc sbaglia alla Villeneuve e poco dopo interviene via radio, definendo frustrante il comportamento dell’auto, che non gli consente di spingere come vorrebbe.

Chiede modifiche al setup, ma Bozzi, secco, gli risponde che ormai non c’è margine per intervenire. La SF-25 appare instabile con le C6, complice anche il vento e l’asfalto più freddo. Hamilton conferma una sensazione simile. I dati telemetrici mostrano chiaramente che l’asse anteriore fatica a raggiungere la temperatura ideale, un problema già evidenziato. In queste condizioni, trovare grip massimo non sarà semplice.

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Lewis Hamilton (Ferrari) sfreccia sul rettilineo principale di Imola, approcciando la Variante del Tamburello

Specie per Ferrari che sembra soffrire più dei rivali l’attivazione. .Bozzi aveva proposto una piccola modifica all’ala, ma Leclerc ha preferito mantenere l’assetto attuale per non compromettere il fragile equilibrio raggiunto. Anche Hamilton è in difficoltà, e alla fine entrambi i piloti Ferrari faticano a completare un giro competitivo, collezionando diversi tentativi interrotti prima di riuscire a fermare il cronometro.

In sintesi, la Scuderia sembra aver spremuto il massimo da un assetto che però non basta per competere con i migliori. A complicare ulteriormente le cose è la Pirelli C6, che le SF-25 non riescono a sfruttare pienamente nel giro secco. Sarà fondamentale studiare un warm-up gomme impeccabile in vista delle qualifiche. In caso contrario, il gap prestazionale rischia di diventare significativo.

Autore: Andrea Bovone

Immagini: Scuderia Ferrari