Google rischia una multa da 6 miliardi di euro nel Regno Unito

La class action contro Google Il più grande motore di ricerca al mondo, di proprietà del Gruppo Alphabet (casa madre di Google), è accusato in Gran Bretagna di abuso di posizione dominante. Secondo una class action, depositata presso il Competition Appeal Tribunal, avrebbe applicato prezzi molto alti per la visualizzazione degli annunci pubblicitari nei risultati […] The post Google rischia una multa da 6 miliardi di euro nel Regno Unito appeared first on Key4biz.

Apr 17, 2025 - 11:15
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Google rischia una multa da 6 miliardi di euro nel Regno Unito

La class action contro Google

Il più grande motore di ricerca al mondo, di proprietà del Gruppo Alphabet (casa madre di Google), è accusato in Gran Bretagna di abuso di posizione dominante. Secondo una class action, depositata presso il Competition Appeal Tribunal, avrebbe applicato prezzi molto alti per la visualizzazione degli annunci pubblicitari nei risultati delle ricerche online, ben oltre quanto consentito in un normale regime concorrenziale di mercato.

Google rischia di fatto un risarcimento danni costosissimo, stimato in 5,8 miliardi di euro (6,6 miliardi di dollari).

L’azione legale, presentata dall’esperto di Diritto della concorrenza, Or Brook, per conto di migliaia di aziende, è finalizzata a dimostrate che la Big Tech ha tagliato fuori la concorrenza stringendo accordi con i principali produttori di telefonini e smartphone con sistema operativo Android per “preinstallare” Google Search e il browser Chrome, pagando infine Apple per fare la stessa cosa con l’iPhone.

Abuso di posizione dominante sul mercato pubblicitario online britannico

In questo modo, sempre secondo l’accusa, il motore di ricerca avrebbe ottenuto una chiara ed efficace predominanza sul mercato pubblicitario, facendo in modo che per la stragrande maggioranza delle aziende fosse inevitabile rivolgersi a Google per pubblicizzare i propri prodotti e servizi.

Google ha sfruttato la sua posizione dominante nel mercato della ricerca online e della pubblicità basata sulla ricerca per imporre prezzi eccessivi agli inserzionisti“, ha dichiarato Brook.

Secondo quanto riportato dalla CNN, un portavoce di Mountain View ha chiarito che si tratta di “accuse infondate e di carattere opportunistico”, sottolineando che “consumatori e inserzionisti usano Google perché è utile, non perché non ci siano alternative“.

Da un’indagine avviata a gennaio di quest’anno dall’Autorità antitrust britannica, proprio sui servizi di ricerca online e loro impatto sul mercato pubblicitario, è emerso che Google controlla ormai il 90% di questo mercato nel Regno Unito e che si sono rivolte ad esso più di 200 mila imprese per fare pubblicità.

Il ricco mercato della pubblicità online in Gran Bretagna

Il mercato pubblicitario online vale nel Regno Unito circa 30 miliardi di sterline (più o meno 40 miliardi di dollari) e nel 2023 (16,7 miliardi di sterline su rete mobile) è cresciuto dell’11% su base annua.
Secondo stime preliminari, nel 2023 dovrebbe arrivare a valere più di 32 miliardi di sterline.

Praticamente la pubblicità online ha raggiunto una quota del 78% del totale del mercato pubblicitario nazionale, che nel 2023 ha raggiunto i 36.6 miliardi di sterline di valore.

Rimanendo nel 2023, dai risultati finanziari del Gruppo Alphabet si evince che il 77% dei propri ricavi (238 miliardi di dollari) sono stati generati proprio dalla pubblicità online, in particolare grazie a Google Ads, YouTube Ads e il network Display.

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