Gli scontrini sono ancora pieni di bisfenoli, ma una soluzione più sicura già esiste

Dal 2020 il bisfenolo A (BPA) è vietato nella carta termica degli scontrini, ma questo non ha risolto il problema delle sostanze tossiche che maneggiamo quotidianamente stando a contatto con le ricevute: al suo posto, infatti, viene spesso utilizzato il bisfenolo S (BPS), che presenta rischi simili per la salute e l’ambiente. Una soluzione più...

Feb 21, 2025 - 13:46
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Gli scontrini sono ancora pieni di bisfenoli, ma una soluzione più sicura già esiste

Dal 2020 il bisfenolo A (BPA) è vietato nella carta termica degli scontrini, ma questo non ha risolto il problema delle sostanze tossiche che maneggiamo quotidianamente stando a contatto con le ricevute: al suo posto, infatti, viene spesso utilizzato il bisfenolo S (BPS), che presenta rischi simili per la salute e l’ambiente.

Una soluzione più sicura però già esiste ed è rappresentata dagli scontrini blu, che utilizzano una tecnologia priva di bisfenoli. Ma come riconoscerli e perché sono migliori?

Il problema dei bisfenoli negli scontrini

Gli scontrini e altri documenti stampati su carta termica (biglietti del parcheggio, etichette adesive, ricevute, ecc.) contengono spesso sostanze chimiche utilizzate per sviluppare la scrittura nera al contatto con il calore. Per anni, il principale agente impiegato è stato il BPA, una sostanza riconosciuta come tossica per la riproduzione e interferente endocrino, capace di entrare nel nostro organismo semplicemente toccando la carta o entrando in contatto con gli alimenti.

Scrivono gli esperti della rivista dei consumatori tedeschi Öko-test:

Se si produce carta termica con bisfenoli, sulla carta ne rimangono enormi quantità. Questi bisfenoli possono quindi entrare nel cibo o nell’organismo direttamente dallo scontrino , ad esempio quando lo scontrino finisce sulla lattuga nel cestino dopo aver fatto la spesa al mercato. Oppure quando ai bambini viene dato un biglietto per giocare e poi gli mettono le dita in bocca. Il BPA è considerato dannoso anche in quantità estremamente piccole, che possono accumularsi rapidamente.

C’è da specificare poi che, anche se il divieto del BPA nella carta termica è in vigore da quattro anni, questa sostanza continua a essere presente nella carta riciclata. Secondo Thomas Simat, professore di chimica alimentare alla TU di Dresda, la concentrazione media nella carta riciclata si aggira ancora intorno a 1 milligrammo per chilo.

Sebbene ciò non rappresenti un problema significativo per il confezionamento di alimenti secchi come riso o pasta, il rischio aumenta quando il materiale entra in contatto con alimenti umidi o grassi, facilitando il trasferimento della sostanza chimica.

Per quanto riguarda gli scontrini, nonostante il divieto imposto ormai da anni, il problema non è stato risolto ma ha solo cambiato nome: il BPA è stato infatti sostituito con il BPS, che, secondo studi recenti come quello della Technische Universität (TU) di Dresda, presenta rischi comparabili. È stato classificato infatti come tossico per la riproduzione e, come il BPA, rientra nelle “sostanze estremamente preoccupanti” (SVHC) secondo il regolamento europeo sulle sostanze chimiche REACH.

La soluzione però esiste già.

Cosa sono gli scontrini blu

Gli scontrini blu sono una tipologia di ricevute stampate su carta termica priva di bisfenoli. Invece di utilizzare BPA o BPS, questi scontrini funzionano con una carta già pigmentata di nero e rivestita con un polimero speciale, che permette alla scritta di apparire quando viene esposta al calore. Questo metodo elimina completamente l’uso di bisfenoli e rende gli scontrini più sicuri sia per chi li maneggia sia per l’ambiente.

A differenza degli scontrini tradizionali, che sono di un bianco brillante, gli scontrini blu hanno una colorazione grigio-bluastra. Questo aspetto caratteristico aiuta i consumatori a identificarli facilmente, anche se attualmente non esiste un obbligo di etichettatura per distinguerli da quelli contenenti bisfenoli.

Ricapitolando, gli scontrini blu sono migliori perché:

  • Non contengono bisfenoli, quindi sono più sicuri per la salute
  • Non rilasciano sostanze nocive nel cibo o nell’ambiente
  • Sono più adatti al riciclo, sebbene in grandi quantità possano scurire la carta riciclata

Come smaltire correttamente gli scontrini

In ultimo, sapete dove si buttano gli scontrini?

  • Scontrini bianchi tradizionali: vanno smaltiti nei rifiuti indifferenziati per evitare che i bisfenoli contaminino il riciclo della carta
  • Scontrini blu-grigi: possono essere riciclati con la carta, ma in grandi quantità è meglio smaltirli insieme alla carta da imballaggio

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