Giuli: “Sì a una via per Gentile a Firenze, sarebbe una scelta di pacificazione”

Il ministro della Cultura è intervenuto all’evento fiorentino di FdI. “Il sindaco di Sesto mi ha invitato a visitare la Fondazione Ginori: ci andrò. Montanari? Lo nomini Giani nel cda”

Mag 10, 2025 - 14:06
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Giuli: “Sì a una via per Gentile a Firenze, sarebbe una scelta di pacificazione”

Firenze, 10 maggio 2025 – “La Firenze, quella vera, con Eike Schmidt e Simone Verde ha rilanciato gli Uffizi. Una Firenze la cui cultura se ne infischia dei rancori. Se oggi possiamo ripercorrere il Corridoio Vasariano lo dobbiamo a delle eccellenze che sono state messe a disposizione di Firenze, dell'Italia e del mondo dalle istituzioni governate dalla destra. Gli Uffizi diffusi valgono non meno del Corridoio Vasariano. Il presidente della Regione Giani, uomo dal doppio volto ma anche molto simpatico, ha capito benissimo che se vuole lasciare un buon ricordo di sé deve e vuole collaborare col ministero per fare degli Uffizi diffusi un capolavoro e saremo noi ad aver scritto questo pezzo di storia culturale, in una visione patriottica della cultura, non faziosa”. Lo ha detto il ministro della Cultura Alessandro Giuli intervenendo a Firenze a «Spazio Cultura. Valorizzare il passato, immaginare il futuro», evento organizzato dai gruppi parlamentari di Fratelli d'Italia alla Camera e al Senato.

Ma l’incontro fiorentino è stato l’occasione per Giuli per intervenire su numerosi temi. “Ho ricevuto dal sindaco di Sesto Fiorentino un invito formale a recarmi alla sede della fondazione Ginori, invito che accetto. Preannuncio che andrò assieme al prossimo presidente Marco Corsini. Andremo insieme e sarà molto bello visitare la fondazione”, ha detto Giuli, che è tornato poi sullo scontro per la mancata conferma di Tomaso Montanari alla guida della fondazione. Il ministro ha maturato la decisione di nominare il sindaco di Rio nell'Elba e avvocato dello Stato, Marco Corsini: “Il mondo della cultura e dei media è talmente vasto vi pare possibile che non si trovi un posto adeguato a una figura come la sua? Basta bussare a casa Giani – ribatte il ministro – lo nomini lui, non lo attacco se lo nomina nel Cda. Non mi incateno da nessuna parte”. Tuttavia, chiarisce, “la presidenza deve essere affidata a una persona che depoliticizza, decomprime il conflitto e non asseconda l'idea che si debba per forza ricorrere a delle intelligenze che come ti volti l'angolo non si mettono al servizio della causa patriottica, ma ti sputacchiano”.

E non è passata inosservata la sua presa di posizione su Giovanni Gentile. “Di fronte al fatto che l'Italia è costellata di vie Giovanni Gentile si ostina a non capire che una richiesta del genere va nella direzione di una concordia, di una pacificazione nazionale, opporre delle argomentazioni così vili non aiuta la concordia”, ha detto il ministro rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano delle polemiche sulla intitolazione di una luogo pubblico a Gentile a Firenze, dove il filosofo ritenuto con Mussolini l'ideologo del fascismo venne ucciso, intitolazione avanzata recentemente da FdI.

E infine: pr la direzione generale del Teatro della Toscana, che riunisce i teatri della Pergola e di Rifredi a Firenze e quello di Pontedera, “ho già detto che il migliore successore di Giorgetti si chiama Giorgetti”, ha concluso Giuli.