Giornata mondiale del sonno, dagli Sleep Influencer allo Sleeping streamer: adesso anche dormire è un lavoro
Il 14 marzo si celebra la Giornata mondiale del sonno: sappiamo l’importanza del riposo sulla salute, ma spesso è difficile costruire una routine. E così nascono figure specializzate, dagli specialisti agli streamer L'articolo Giornata mondiale del sonno, dagli Sleep Influencer allo Sleeping streamer: adesso anche dormire è un lavoro proviene da Il Fatto Quotidiano.

L’ultimo lusso dei nostri tempi? Forse, una buona notte di sonno. C’è chi ricorre agli integratori, chi non chiude occhio senza rumore bianco in sottofondo, chi aspetta il weekend – o addirittura le vacanze! – per recuperare la stanchezza arretrata e fare finalmente quelle otto ore filate di sonno così importanti per la nostra salute. E c’è perfino chi ha deciso di fare del sonno il suo mestiere: benvenuti nell’era degli Sleep Influencer.
Sleep Influencer e Sleeping Streamer: anche dormire è un lavoro
Non stupisce quindi che, in tempi di sonni agitati, sui social siano nati veri e propri sleep influencer. Esattamente come fanno i beauty influencer con creme e rossetti, gli sleep influencer provano e recensiscono materassi, integratori per il sonno, gadget e testano in prima persona i trucchi per addormentarsi velocemente, per poi parlarne alla community. Di solito non hanno una formazione medica perciò, in caso di insonnia, è meglio rivolgersi a una figura qualificata o al proprio dottore.
Ma non sono i soli a guadagnare col sonno (proprio e altrui). Babbel, l’app per imparare le lingue che promuove la comprensione reciproca, ha mappato i Morfeo 3.0, cioé le professioni legate al dormire. Si va dagli Sleep Coach, che studiano le abitudini delle persone per aiutarle ad addormentarsi senza fatica, fino agli Sleep technologist, che utilizzano alcune tecnologie come la polisonnografia per monitorare il sonno, le onde cerebrali e la respirazione. Decisamente diversa (e molto più sorprendente) è la figura dello Sleeping streamer: content creator che si riprendono e trasmettono in diretta mentre stanno dormendo. Il confine con il voyeurismo è sottile, ma l’obiettivo dichiarato è quello di creare un’atmosfera rilassante per chi li segue: molte persone trovano infatti conciliante guardare qualcun altro che dorme.
Attenzione agli schermi, nemici del sonno
A pensarci bene, è un paradosso: ci affidiamo allo streaming, alle dirette e alle app per dormire quando sappiamo bene che gli schermi e la tecnologia interferiscono con la qualità del riposo. Una delle prime regole di “igiene del sonno” infatti è quella di lasciare cellulari e tablet lontani dal letto. Controllare le mail e le notifiche ci può rendere più stressati e ansiosi, oltre a farci perdere la cognizione del tempo, sottraendo ore al riposo notturno. Al contrario, è utile creare un momento di disconnessione e recupero che aiuti il corpo a passare dalla veglia al sonno. Il classico libro sul comodino può aiutare: come sottolinea la catena Il Libraccio, impegnata nella promozione della lettura come risorsa per la longevità della mente, leggere può diventare parte di una routine: “Un breve capitolo ogni sera prima di dormire può essere un inizio in perfetta armonia con la tendenza early night” che piace alla GenZ.
Sleep Retreat: alla ricerca del sonno perduto (anche in vacanza)
Che dormire il sonno dei giusti stia diventando un lusso è chiaro soprattutto dalle nostre scelte in fatto di vacanze. Un sondaggio di CamperDays – piattaforma di noleggio camper in Europa – svela che quando prenotano una vacanza, gli italiani di ogni generazione hanno tutti la stessa priorità: per il 46% è indispensabile avere un letto confortevole e la possibilità di dormire bene. Sta nascendo una vera e propria economia del sonno, anche in vacanza: è boom di sleep retreat e strutture dedicate al silenzio e al detox digitale. E gli hotel più esclusivi si attrezzano con specialisti in sede che effettuano screening del riposo notturno e “pillow menu” per scegliere il guanciale perfetto. E godere di (costosi) sogni d’oro.
L'articolo Giornata mondiale del sonno, dagli Sleep Influencer allo Sleeping streamer: adesso anche dormire è un lavoro proviene da Il Fatto Quotidiano.