Gestori in stallo sulla lista per Generali

La terza lista per nominare il cda Generali il 24 aprile finisce in zona Cesarini, per una diatriba legale tra i fondi del mercato titolati a presentarla.

Ieri pomeriggio la riunione del comitato dei gestori, convocata per sentire il parere dell’avvocato Filippo Annunziata, si è aggiornata a venerdì, sette giorni prima del termine per depositare i nomi. Annunziata, attivato dal presidente del comitato Emilio Franco (che è ad di Mediobanca Sgr) stigmatizza i rischi che la lista nascente sia viziata dai tanti conflitti d’interesse dei vari gestori – le nomine a Trieste s’intrecciano con due scalate in corso, Mps su Mediobanca e Unicredit su Banco Bpm – e dai rischi d’ingovernabilità per Generali, se la lista del mercato togliesse voti a quella di Mediobanca che candida l’ad Donnet e il presidente Sironi, e la lista rivale di Caltagirone e Delfin fosse la più votata.

Ma ieri il tavolo è stato “sparigliato” da un controparere di segno contrario, prodotto dall’avvocato Andrea Zoppini per Anima Sgr. Il succo del parere, stando a fonti vicine al comitato, sarebbe che la lista dei gestori a Trieste va presentata, e che Assogestioni hal’obbligo di presentare proprie liste ogni volta che le circostanze lo consentono (in passato ci furono eccezioni di rilievo nei casi di scontro tra liste rivali, vedi Tim).La decisione va, comunque, presa entro l’inizio della prossima settimana. L’orientamento prevalente dei gestori – se non altro quello dei gestori del gruppo Intesa Sanpaolo e di Banco Poste, gli unici operativi sul dossier non essendosi dichiarati in conflitto d’interesse – resta di fare la lista. Ed è già pronta una decina di nomi, proposti dai selezionatori di Chaberton Partners, da cui trarre il terzetto che in aprile potrebbe generare un consigliere del Leone.

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