Gaza: Israele bombarda scuola adibita a rifugio per sfollati e uccide 27 palestinesi, tra cui molti bambini

Un bombardamento israeliano ha colpito una scuola adibita a rifugio per sfollati a Gaza City, uccidendo almeno 27 persone. L'articolo Gaza: Israele bombarda scuola adibita a rifugio per sfollati e uccide 27 palestinesi, tra cui molti bambini proviene da Globalist.it.

Apr 4, 2025 - 13:59
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Gaza: Israele bombarda scuola adibita a rifugio per sfollati e uccide 27 palestinesi, tra cui molti bambini

Un bombardamento israeliano ha colpito una scuola adibita a rifugio per sfollati a Gaza City, uccidendo almeno 27 persone. Lo ha riferito il portavoce della protezione civile Mahmoud Bassal, precisando che tre missili hanno colpito la scuola Dar al-Arqam, nel quartiere di al-Tuffah, uccidendo anche diversi bambini e ferendo un centinaio di persone.

L’edificio ospitava famiglie palestinesi sfollate dalle loro abitazioni. L’esercito israeliano ha dichiarato di aver preso precauzioni per evitare vittime civili, sostenendo che la struttura fosse un centro di comando di Hamas.

Altri 20 civili sono stati uccisi all’alba in un attacco aereo nel quartiere di Shejaia, portando il totale dei morti segnalati dal ministero della Sanità locale a 97 nelle ultime 24 ore.

L’ondata di bombardamenti si inserisce in un’importante espansione delle operazioni militari aeree e terrestri da parte dell’esercito israeliano nella Striscia di Gaza, dopo la fine del cessate il fuoco durato due mesi, interrotto due settimane fa.

Secondo l’esercito israeliano, dal 18 marzo – data della ripresa degli attacchi su larga scala – sono stati colpiti oltre 600 “obiettivi terroristici”. Il ministero della Sanità di Gaza, su cui anche l’ONU fa affidamento per i dati sulle vittime, riferisce che 1.163 persone sono state uccise da allora.

Mercoledì, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato che l’esercito sta “conquistando territori” e “dividendo” la Striscia di Gaza. Da oltre un mese Israele ha bloccato l’ingresso di aiuti umanitari, cibo e carburante, nel tentativo di esercitare pressione su Hamas.

L’ONU (OCHA) segnala che il 64% del territorio di Gaza è stato dichiarato “zona militare” o “zona interdetta” per i civili, alimentando i timori di uno sfollamento permanente per i 2,3 milioni di abitanti della Striscia. A preoccupare è anche la possibilità che Israele miri a un controllo permanente del territorio.

Giovedì, immagini trasmesse dai media locali mostravano centinaia di migliaia di palestinesi in fuga dalla città meridionale di Rafah e dalle aree circostanti, mentre le truppe israeliane avanzavano per creare un nuovo “corridoio di sicurezza”. Tuttavia, la fuga è stata ostacolata da almeno tre attacchi israeliani sulle due principali strade che conducono verso nord.

La nuova “via Morag” – dal nome di un ex insediamento israeliano tra Rafah e Khan Younis – dovrebbe separare le due città, in modo simile al corridoio di Netzarim, a sud di Gaza City.

La guerra è scoppiata dopo l’attacco di Hamas del 7 ottobre 2023 contro Israele, in cui secondo le autorità israeliane sono state uccise circa 1.200 persone, perlopiù civili, e 250 sono state prese in ostaggio. In risposta, l’offensiva militare israeliana ha causato almeno 50.357 morti a Gaza, la maggior parte dei quali civili, secondo il ministero della Sanità locale.

I tentativi di mediazione da parte del Qatar e dell’Egitto per ripristinare il cessate il fuoco non hanno finora avuto successo.

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