Gaming, addio definitivo allo stick drift grazie alla meccanica quantistica?

I sensori TMR sembrano presentare alcuni vantaggi chiave rispetto a quelli Hall. Hanno il potenziale di diventare mainstream.

Apr 7, 2025 - 13:15
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Gaming, addio definitivo allo stick drift grazie alla meccanica quantistica?

E se la meccanica quantistica potesse risolvere definitivamente l’annoso problema noto come stick drift? Un report di The Verge indaga sull’apparente ascesa degli stick analogici per gamepad basati sui sensori cosiddetti TMR (tunneling magnetoresistance o magnetoresistenza a effetto tunnel) come possibile “vero erede” dei potenziometri ancora ampiamente diffusi al giorno d’oggi ma troppo soggetti a usura e decadimento prestazionale man mano che passa il tempo.

Tecnicamente un’alternativa ai potenziometri c’è già: si basa sempre sul magnetismo, più nello specifico un fenomeno noto come effetto Hall, dal nome dello scienziato che lo scoprì per primo. I gamepad con sensori Hall stanno tornando in voga in questi ultimi anni, soprattutto perché negli ultimi anni i problemi di stick drift sembrano essersi accentuati in praticamente tutte le console mainstream, da Nintendo Switch a PS4, da PS5 a Xbox Series X|S; ma in realtà sono in circolazione da anni - pensate che erano implementati perfino sui controller originali di SEGA Saturn e Dreamcast. Ma sono piuttosto costosi da produrre, e soprattutto consumano molta più energia rispetto ai tradizionali potenziometri.

I sensori TMR derivano da un principio fisico/meccanico scoperto molto più recentemente, e che ha rivoluzionato la tecnologia degli hard disk già da diverso tempo. Il principio, che è valso ai due fisici che l’hanno scoperto il Nobel nel 2007, dice che la presenza di un campo magnetico applicato a pellicole di materiale conduttore estremamente sottili (per esempio fogli di rame o alluminio spessi appena qualche nanometro) tra due magneti influenza la direzione dello spin degli elettroni e la loro capacità di fluire facilmente da un lato all'altro della pellicola. Questa è la GMR (Giant Magnetoresistance o Magnetoresistenza gigante); la TMR funziona in modo analogo ma invece delle pellicole di conduttori usa, curiosamente, degli isolanti.


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