Future di Wall Street in rosso, focus sui dati macro
Dopo i guadagni dei giorni scorsi, oggi la Borsa di New York sembra destinata ad aprire sotto la parità in attesa di maggiore chiarezza sui dazi di Donald Trump.

Dati macro al centro dell’attenzione di Wall Street dopo una mattinata caratterizzata dall’affievolirsi dell’entusiasmo per l’accordo sui dazi tra USA e Cina di inizio settimana.
I future sul Nasdaq cedono lo 0,60% quando manca circa un’ora all’avvio delle contrattazioni ufficiali, seguiti dai contratti sullo S&P500 (-0,40%) e da quelli sul Dow Jones (-0,20%).
Deboli il dollaro nei confronti dell’euro (EUR/USD a 1,121), l’oro (future a 3.187 dollari) e il Bitcoin (-1%), venduto a 102 mila dollari.
In crollo (-3%) i prezzi del petrolio dopo le parole di Trump su un "un possibile accordo" con l'Iran sul programma nucleare: il Brent scende a 64 dollari e il greggio WTI scambia a 61,10 dollari al barile.
“Dopo un periodo di rally, i mercati sembrano prendersi una pausa, mentre gli asset manager osservano con prudenza, cercando conferme sulla solidità delle mosse di Donald Trump nella fase di de-escalation”, spiega Antonio Cesarano è Chief Global Strategist di Intermonte.
Oggi erano attesi diversi dati macro tra cui l’indice di produzione della Fed di Filadelfia, risultato a maggio in calo del 4%, in miglioramento rispetto al-11% previsto e al -26,4% precedente.
Le vendite al dettaglio di aprile sono cresciute dello 0,1%, deludendo le attese di +0,3% e inferiore al +0,8% di marzo, suggerendo che i consumatori hanno ridotto la spesa a causa delle preoccupazioni per l'aumento dei prezzi dovuto ai dazi.
Le nuove richieste di disoccupazione sono state 229 mila nei sette giorni conclusosi il 9 maggio, in linea con le previsioni e con il dato della settimana precedente.
Alle 14:40 è previsto l’intervento di Jerome Powell, particolarmente atteso perché diversi funzionari della Fed hanno suggerito all'inizio di questa settimana che l’istituto potrebbe mantenere stabili i tassi di interesse, mentre valuta l’impatto dei dazi e dei negoziati commerciali in corso sui prezzi e sull'economia in generale.
Se la decisione di imporre dazi da parte di Trump era stata giustificata con la volontà di far crescere a ritmo serrato la creazione di posti di lavoro negli Stati Uniti, alcuni esperti avvertono che questo potrebbe non essere così facile.
Per valutare se il reshoring "sia plausibile su larga scala", Goldman Sachs ha confrontato i costi di produzione in 40 paesi e 24 sottosettori, scoprendo che i costi statunitensi sono quasi del 50% superiori a quelli dei tre principali paesi esportatori verso gli USA per la maggior parte dei beni.
"Date queste ampie differenze di costo, riteniamo che sia improbabile che dazi bilaterali più elevati determinino un aumento sostanziale della produzione interna", spiegano gli economisti della banca d'investimento.
Questo è in linea con gli andamenti osservati durante la guerra commerciale del 2018-2019, quando i dazi sulla Cina hanno portato a dirottare la produzione verso paesi terzi anziché a incrementare la produzione manifatturiera statunitense, ricordano da GS.
Goldman ritiene anche che l'incertezza sulle strutture tariffarie definitive probabilmente renderà le aziende riluttanti a effettuare grandi investimenti a costi fissi nella produzione statunitense.
Walmart (+3%): vendite nette consolidate del 2° trimestre previsto in aumento del 3,5%-4,5%, rispetto alle aspettative di crescita del 3,46%, ma si astiene dalla guidance sugli utili del 2° trimestre.
Alibaba (-4%): ricavi nel quarto trimestre per 236,45 miliardi di yuan (32,79 miliardi di dollari), inferiori alla stima media degli analisti di 237,24 miliardi di yuan (dati LSEG).
Coinbase Global (-1%): afferma di aspettarsi di dover sostenere tra i 180 e i 400 milioni di dollari di costi legati a un attacco informatico.
Lockheed Martin (+1%): gli Stati Uniti stanno esaminando il possibile sviluppo di un aereo da guerra bimotore, noto come F-55, e l'aggiornamento dell'F-22 Raptor prodotto dalla società, chiamato F-22 Super, secondo quanto detto dal presidente Donald Trump.
Foot Locker (+81%): verrà acquisita da Dick's Sporting Goods in un'operazione da 2,4 miliardi di dollari, a 24 dollari per azione: premio dell'86,5% rispetto alla chiusura del titolo di FL (12,87 dollari).
Cisco System (+3%): prevede ricavi compresi tra 56,5 e 56,7 miliardi di dollari per l'anno fiscale 2025, oltre la precedente previsione di 56 e 56,5 miliardi e alle attese degli analisti (56,47 miliardi), secondo i dati compilati da LSEG.
UnitedHealth Group (-6%): sotto indagine penale da parte del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti per possibili frodi nel settore Medicare secondo quanto scrive il Wall Street Journal.
Biohaven (-11%): la FDA statunitense ha esteso di tre mesi il periodo di revisione della domanda di commercializzazione del suo farmaco per malattie genetiche, il troriluzolo.
Deere (-1%): ricavi del secondo trimestre scesi di circa il 18% a 11,17 miliardi di dollari rispetto all'anno scorso, superiori alle stime degli analisti di circa 10,8 miliardi (dati LSEG). Tagliate le sue previsioni di profitto annuale a causa di una domanda più debole per i suoi trattori.
Microsoft
Citigroup: buy e prezzo obiettivo aumentato da 480 a 540 dollari.
IBM
RBC Capital Markets: buy e target price incrementato da 276 a 285 dollari.
Berkshire Hathaway
UBS: buy e prezzo obiettivo sempre a 606 dollari.
Under Armor
UBS: buy e target price sempre a 8 dollari.
Moderna
Deutsche Bank Securities: da buy a neutral e prezzo obiettivo tagliato da 35 a 28 dollari.