Fuochi spenti e leader esiliati, la produzione punisce i naufraghi per aver infranto il regolamento

I naufraghi dell’attuale edizione de L’Isola dei Famosi sono tra i più indisciplinati di sempre, tanto che la produzione è stata costretta a intervenire nuovamente. Il gruppo dei Giovani, infatti, dopo aver acceso il fuoco con un accendino (rischiando di provocare un incendio a causa del forte vento che spargeva le fiamme) lo ha riacceso […] L'articolo Fuochi spenti e leader esiliati, la produzione punisce i naufraghi per aver infranto il regolamento proviene da Biccy.

Mag 17, 2025 - 08:04
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Fuochi spenti e leader esiliati, la produzione punisce i naufraghi per aver infranto il regolamento

I naufraghi dell’attuale edizione de L’Isola dei Famosi sono tra i più indisciplinati di sempre, tanto che la produzione è stata costretta a intervenire nuovamente. Il gruppo dei Giovani, infatti, dopo aver acceso il fuoco con un accendino (rischiando di provocare un incendio a causa del forte vento che spargeva le fiamme) lo ha riacceso di nascosto utilizzando un tizzone passato sottobanco dal gruppo dei Senatori. Ovviamente entrambe le volte la produzione ha spento i fuochi.

Questa volta però la punizione è stata più dura e che coinvolto anche i Senatori. La produzione ha spento tutti e due i fuochi (sia quello dei Giovani, sia quello dei Senatori che lo avevano vinto durante la prova ricompensa); e non solo: i due leader sono stati destituiti e spediti in esilio sull’isola di Montecristo.

Fuochi spenti e leader esiliati, la produzione punisce i naufraghi per aver infranto il regolamento

Lo Spirito dell’Isola riconosce il gesto nobile di aver ceduto un tizzone ai Giovani, ma lo definisce una grave violazione delle regole” – si legge sul sito ufficiale – “Per tale ragione, ha deciso di prendere dei seri provvedimenti che coinvolgeranno l’intero gruppo: tutti dovranno rinunciare al fuoco. Per riottenerlo, il leader Omar sarà costretto a sopravvivere per due giornate intere su Montecristo“. A Montecristo dividerà gli spazi con Nunzio Stancampiano, leader dei Giovani, anche lui confinato lì per aver accettato il tizzone acceso. Al suo rientro a Playa Uva, però, non troverà il fuoco acceso, dato che il suo gruppo non è mai riuscito ad accenderlo senza barare.

“A me di stare qua non cambia nulla, mi adatto” – le parole di Nunzio appena arrivato a Montecristo – “Non ho paura per me ma per i ragazzi, sono un po’ giù per loro perché questi giorni senza fuoco non mangeranno. Spero che troveranno le forze per andare avanti e darsi da fare”.

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