Fisco, nessun acconto Irpef 2025 per i dipendenti senza redditi aggiuntivi
I lavoratori dipendenti e i pensionati senza redditi aggiuntivi non dovranno versare alcun acconto Irpef per il 2025: è quanto prevede il decreto legge approvato dal Consiglio dei Ministri “Disposizioni urgenti in materia di acconti Irpef dovuti per l’anno 2025”. Il provvedimento, spiega Palazzo Chigi, introduce norme di coordinamento tra il decreto legislativo 216 del 2023, attuativo della delega sulla riforma fiscale, e la Legge di Bilancio per il 2025. Con il decreto, si evitano incrementi del carico fiscale. Continue reading Fisco, nessun acconto Irpef 2025 per i dipendenti senza redditi aggiuntivi at L'Agenzia di Viaggi Magazine.


I lavoratori dipendenti e i pensionati senza redditi aggiuntivi non dovranno versare alcun acconto Irpef per il 2025: è quanto prevede il decreto legge approvato dal Consiglio dei Ministri “Disposizioni urgenti in materia di acconti Irpef dovuti per l’anno 2025”. Il provvedimento, spiega Palazzo Chigi, introduce norme di coordinamento tra il decreto legislativo 216 del 2023, attuativo della delega sulla riforma fiscale, e la Legge di Bilancio per il 2025. Con il decreto, si evitano incrementi del carico fiscale.
È stato lo stesso viceministro dell’Economia e Finanze Maurizio Leo a spiegare che: «Il provvedimento si è reso necessario per chiarire le regole sulla determinazione degli acconti Irpef 2025. La nuova disposizione, infatti, conferma che i lavoratori dipendenti e i pensionati senza redditi aggiuntivi non dovranno versare alcun acconto Iperf per il 2025, evitando così qualsiasi aumento del carico fiscale».
«L’intervento – ha aggiunto Leo – corregge un difetto di coordinamento tra il decreto legislativo del 2023, attuativo della delega fiscale, che prevedeva per il solo 2024 la riduzione delle aliquote Irpef da 4 a 3 e la Legge di Bilancio 2025 che ha reso strutturale la predetta riduzione di aliquote. L’obiettivo è sempre tutelare i contribuenti e garantire una corretta applicazione della riforma fiscale. Abbiamo approvato il nuovo provvedimento in tempo utile per assicurare che non vi siano errori nei prossimi versamenti o nella compilazione delle dichiarazioni dei redditi».
In realtà, come ci ha spiegato la consulente fiscale di Fiavet, Caterina Claudi, questa disposizione «è per tutti i dipendenti perché alcuni Caf hanno segnalato che ci sarebbe un onere aggiuntivo per i lavoratori dipendenti che non hanno altri redditi se dovessero versare l’acconto, infatti prevedendo la riduzione dal 25 al 23% dell’aliquota Irpef per i redditi da 15.000 a 28.000 euro e l’innalzamento della detrazione di lavoro dipendente da 1.880 euro a 1.955 euro, nel decreto si stabilisce, almeno cosi sembra di capire dalla lettura del decreto, che tali interventi non si applicano per la determinazione degli acconti dovuti per gli anni 2024 e 2025 per i quali si deve considerare la disciplina in vigore per l’anno 2023».