Ferrari smentisce le voci su presunti problemi alla monoposto
La Ferrari ha respinto le speculazioni riguardanti un presunto problema strutturale della sua monoposto di Formula 1 del 2025. Ciò la costringerebbe a correre con un’altezza da terra superiore a quella desiderata. L’altezza da terra della Rossa SF25 è diventata un tema caldo fin dall’inizio della stagione a Melbourne, dove si è riportato che il team ha dovuto alzare le vetture di Lewis Hamilton e Charles Leclerc dopo le prove libere del venerdì. La squalifica di Hamilton nella gara successiva […] The post Ferrari smentisce le voci su presunti problemi alla monoposto appeared first on F1 News - Notizie Formula 1, Auto e Motorsport.

La Ferrari ha respinto le speculazioni riguardanti un presunto problema strutturale della sua monoposto di Formula 1 del 2025. Ciò la costringerebbe a correre con un’altezza da terra superiore a quella desiderata. L’altezza da terra della Rossa SF25 è diventata un tema caldo fin dall’inizio della stagione a Melbourne, dove si è riportato che il team ha dovuto alzare le vetture di Lewis Hamilton e Charles Leclerc dopo le prove libere del venerdì.
La squalifica di Hamilton nella gara successiva in Cina, a causa dell’eccessiva usura del plank ha alimentato ulteriormente i sospetti. Con un avvio di stagione deludente e nessun podio ottenuto nelle gare della domenica, molti osservatori hanno individuato nell’impossibilità di correre abbastanza bassi la causa principale delle scarse prestazioni del team.
Il fatto che Hamilton sia riuscito a dominare lo Sprint di Shanghai partendo dalla pole, una gara in cui i pattini non subiscono la stessa usura di un Gran Premio completo, ha rafforzato ulteriormente questa teoria. Tuttavia, il Team Principal Fred Vasseur è intervenuto per la prima volta sul tema, smentendo che la monoposto 2025 abbia un problema specifico che impedisca di abbassare l’altezza da terra.
“Tutti vogliamo far correre la macchina più bassa, tutti avremmo più carico aerodinamico in quella situazione, vale per tutti, ma c’è un limite. Il limite è il contatto con il suolo e il limite sono i regolamenti. Passiamo tutti il weekend a cercare dove sia il limite e quanto si possa abbassare la macchina prima che sia troppo bassa. È vero per noi, è vero per tutti, è vero oggi ma era vero anche negli ultimi due anni. Siamo stati squalificati ad Austin nel 2023 insieme a Mercedes, perché cercavamo di raggiungere lo stesso obiettivo”.
L’altezza da terra è diventata ancora più cruciale nell’era dell’effetto suolo inaugurata nel 2025. I team vogliono correre il più vicino possibile all’asfalto per massimizzare la prestazione. Alzare la vettura su una pista non solo influisce sull’aerodinamica, ma causa anche maggiori slittamenti, aumentando l’usura degli pneumatici e compromettendo il rendimento generale.
In Cina, però, non è stata solo l’altezza da terra a creare problemi alla Ferrari. Leclerc è stato squalificato dalla gara per non aver rispettato il nuovo peso minimo di 800 kg previsto per il 2025. Il pilota monegasco si è riscattato dal DSQ con un quarto posto a Suzuka, il miglior risultato in gara per Ferrari nel 2025 finora.
Alla domanda su quanto sia stato difficile l’inizio della stagione per la Scuderia, Vasseur ha risposto: “Ci sono abituato, perché anche negli ultimi due anni abbiamo iniziato così. Certo, non è l’ideale e preferirei vincere la prima gara. Ma non dobbiamo cambiare l’approccio, siamo quasi nella stessa situazione, forse un po’ peggio in termini di passo, ma la reazione del team è stata molto forte”.
Dopo il Giappone, Leclerc e Hamilton occupano rispettivamente la sesta e l’ottava posizione nella classifica piloti, mentre Ferrari è quarta nel mondiale costruttori con appena 35 punti, contro i 111 della McLaren, attualmente in fuga. Vasseur ha ammesso che la Ferrari deve migliorare la guidabilità della sua monoposto per risollevare le prestazioni.
“Se l’anno scorso abbiamo fatto un buon passo avanti, non è perché abbiamo trovato una bacchetta magica. È perché si mettono insieme diversi elementi: l’equilibrio, il pilota che riesce a tirare fuori il massimo dalla macchina. Se guardiamo a Charles, ha perso un decimo e mezzo nell’ultima chicane e poi un altro decimo nella prima curva. Non è una scusa, ma è stato esattamente lo stesso per Piastri e per tutti gli altri. Dobbiamo migliorare quella che chiamiamo guidabilità, per ottenere il meglio dal nostro pacchetto“.
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