Ferrari in lotta dietro a McLaren: Red Bull soffre i cordoli, Mercedes solida
Ferrari ci sta provando a inseguire McLaren. Occhio a Red Bull e Mercedes però, perché oggi i valori in pista potrebbero anche cambiare. È un po’ questa la F1 odierna, dove anche un piccolo ritocco alla messa a punto della monoposto, se realizzato con cognizione di causa può davvero spostare gli equilibri nelle forze in […]

Ferrari ci sta provando a inseguire McLaren. Occhio a Red Bull e Mercedes però, perché oggi i valori in pista potrebbero anche cambiare. È un po’ questa la F1 odierna, dove anche un piccolo ritocco alla messa a punto della monoposto, se realizzato con cognizione di causa può davvero spostare gli equilibri nelle forze in pista. Per ora, aspettando le Fp3, cerchiamo di tirare le somme del venerdì in pista.
McLaren si adatta facilmente grazie alla grande duttilità
Prevedere un dominio della McLaren anche su questa pista era piuttosto semplice considerando il tasso tecnico della scuderia di Woking. La MCL39 si è adattata molto bene anche a un circuito con più sconnessioni, in cui le altezze da terra sono maggiori e, soprattutto serve pure ridurre le rigidezze dell’assetto sospensivo. Anche in questo caso le vetture color papaya hanno risposto bene a qualsiasi cambio di assetto.
In linea generale, quello che ha fatto la differenza è il livello di grip disponibile. McLaren possiede un anteriore molto solido, a differenza di Ferrari, come evidenziamo dall’inizio di questa campagna agonistica 2025. Le vetture britanniche, di fatti, riescono a puntare molto più facilmente e con decisione all’apice delle curve. Un aspetto non da poco che favorisce tutto lo svolgimento della curva.
In termini di grip, la differenza maggiore si nota alla Piratella (curva 9), dove il gap velocistico rispetto al riscontro cronometrico con la Rossa è piuttosto alto: parliamo di circa 12 km/h di differenza a centro curva in percorrenza. Va detto, mettendo a paragone le due monoposto inglesi, che Norris aveva più passo nel venerdì. Mettendo assumere i suoi settori ideali, infatti, Lando era più veloce di Piastri.
Red Bull in difficoltà, Mercedes più solida
La Red Bull ha faticato come previsto. Lo avevamo anticipato nella nostra consueta preview, raccontando i problemi nell’assorbire le vibrazioni della vettura quando sale sui cordoli, come spesso è accaduto durante le prime sessioni del fine settimana di gara. D’altra parte, la RB21 è alquanto difficile da mettere a punto eVerstappen ha accusato ancora sottosterzo, limite identificato anche a Miami lo scorso Gp.
Spesso, questa carenza di rotazione sulla RB21 si tramuta in un sovrasterzo a centro curva, più che in uscita. Lo si è visto qualche volta pure sull’ultima curva, la 18. L’olandese si è lamentato anche dei bump, come ci aspettavamo, perché Red Bull continua a non rispondere bene sui gradini della pista. Come detto, il tutto si riduce all’incapacità di rendere al meglio gestendo le vibrazioni.
I cordoli non vengono smorzati facilmente e el vibrazioni di cui sopra vengono trasferite maggiormente al telaio. Oggi ci aspettiamo comunque un passo avanti sul tema bilanciamento, come solitamente riesce a fare il team dopo lo studio al simulatore. Anche Mercedes è nella mischia per delle posizioni che contano. Al momento forse ancora un passetto indietro rispetto alla Ferrari e pure nei confronti della RB21.
A Mercedes serve un passo avanti
Le W16 hanno pero terreno soprattuto in ingresso. Hanno mostrato diversi problemi all’inizio del giro. Consideriamo solo che in curva 1 il gap maturato sul resto dei competitor era superiore a 4 decimi nell’a fase di entrata. Poi, nel resto del giro, le perdite bene o mela si sono bilanciare. La Rossa è davanti alla Mercedes per quasi tutto il giro, anche se ha perso un po’ di questo vantaggio in curva 18.
La SF-25 può lottare per essere seconda forza, perché il compromesso sul setup e minore, potendo ottimizzare il grip meccanico e limitare il sottosterzo. Nel complesso ha trovato bilanciamento. Dal grafico si nota il rendimento della vettura italiana e la forza dell’Alpine, molto rapida grazia all’utilizzo ottimale dalle gomme, centrano alla perfezione le temperatura di esercizio, aspetto che il Cavallino Rampante dovrà esaltare in qualifica.
Autori: Zander Arcari – @berrageiz – Niccoló Arnerich – @niccoloarnerich
Immagini: Scuderia Ferrari – F1