Ferrari: Hamilton sfrutta la SF-25 con un setup più efficace

Ferrari si prende la prima pole della stagione 2025. Super Hamilton, un po’ meno Leclerc che comunque partirà dalla seconda fila e resta in lizza per le prime posizione. L’analisi telemetrica tra Lewis e Verstappen mette in luce le differenze nel loro approccio alla guida, con il sette volte campione del mondo che riesce a […]

Mar 21, 2025 - 15:18
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Ferrari: Hamilton sfrutta la SF-25 con un setup più efficace

Ferrari si prende la prima pole della stagione 2025. Super Hamilton, un po’ meno Leclerc che comunque partirà dalla seconda fila e resta in lizza per le prime posizione. L’analisi telemetrica tra Lewis e Verstappen mette in luce le differenze nel loro approccio alla guida, con il sette volte campione del mondo che riesce a estrarre il massimo dalla sua SF-25, grazie anche ai correttivi sull’assetto introdotti a Shanghai dopo il disastro di Melbourne.

Hamilton ottimizza la SF-25

Il team ha lavorato per abbassare l’auto e trovare un bilanciamento più prevedibile, elemento chiave per migliorare stabilità e gestione nelle curve a bassa e media velocità. Fin dall’approccio a curva 1, Hamilton si distingue per un’impostazione affinata nel corso delle sessioni di prove. A differenza di Max, infatti, non rilascia completamente il gas quando applica il primo colpo di freno per il trail braking, ma lo fa in modo graduale.

Questa tecnica risulta essenziale per limitare il trasferimento di carico all’anteriore e di riflesso evitare un eccesso di rotazione, un dei problema che la Ferrari ha sofferto particolarmente nelle uniche prove libere della Cina. Mantenendo un minimo di gas aperto, il talento di Stevenage riesce a tenere il posteriore più stabile, riducendo la tendenza al pattinamento e migliorando l’inserimento.

Ferrari Hamilton
La telemetria della Q3: Lewis Hamilton (Scuderia Ferrari) vs Max Verstappen (Red Bull)

Nel corso del giro, la SF-25 numero 44 si dimostra molto competitiva non solo nei tratti più lenti, dove raggiunge velocità minime superiori alla Red BullRB21, ma bensì pure nel zona veloce tra curva 7 e 8, dove Hamilton sfrutta perfettamente la tecnica del trailing-throttle, mantenendo l’acceleratore parzialmente aperto (circa al 30%) per gestire al meglio il sovrasterzo e conservare una velocità media più elevata rispetto a Verstappen.

Tuttavia tra curva 10 e curva 13 emergono i limiti della Ferrari, che manifesta un leggero ma prevedibile sottosterzo. Questo obbliga Lewis a ritardare l’accelerazione in curva 10 e a applicare un leggero colpo di freno alla 12. Una mossa che causa una gap velocistico piuttosto ampio rispetto all’olandese. Fortunatamente, la potenza della power unit 066/15 permette di compensare velocemente in rettilineo il gap accumulato in percorrenza.

Ferrari Hamilton
Lewis Hamilton in azione con la Ferrari SF-25 nelle qualifiche sprint della Cina

L’ultimo settore della tracciato orientale evidenzia un altro aspetto chiave: Verstappen riesce a ridurre il distacco su Hamilton grazie a un anticipo sistematico nelle fasi di frenata e accelerazione. La sua linea telemetrica mostra chiaramente un ingresso curva anticipato e un ritorno sul gas più precoce, traducendosi in un guadagno complessivo di circa 0.100 secondi. Una differenza che diventa determinante nella lotta per la pole.

Le differenze tra Hamilton e Leclerc

Il confronto tra le telemetrie della Ferrari, riferita ai due compagni di squadra, mette in evidenza un paio di fattori interessanti: da un lato, gli stili di guida di Hamilton e Leclerc risultano estremamente simili, con differenze minime nella gestione del giro; dall’altro, il britannico sembra aver trovato una messa a punto più efficace, in grado di bilanciare al meglio sia la meccanica del veicolo che piattaforma aerodinamica.

Ferrari Hamilton
La telemetria Ferrari nella Q3: Lewis Hamilton vs Charles Leclerc

Curva 1 rappresenta un punto cruciale dove emergono le prime discrepanze. Leclerc, pur adottando un approccio simile con il gas, lascia il pedale del freno a intermittenza. Questa scelta implica la necessità di un assetto più rigido per contrastare il beccheggio, penalizzandolo però nei tratti più lenti. Non a caso, nelle curve con velocità minima inferiore ai 150 km/h, Charles è costantemente più lento.

Complessivamente, di fatti, solo in curva 1 accumula un ritardo di 0.150 secondi, evidenziando quanto sia fondamentale una buona stabilità del posteriore per costruire il tempo sul giro. Gli ammortizzatori giocano un ruolo chiave in questo scenario. Il loro compito è quello di controllare il trasferimento di peso tra anteriore e posteriore, ed è qui che Hamilton sembra aver trovato la giusta combinazione.

Ferrari Hamilton
La curva 1 del tracciato di Shanghai

I damper posteriori della sua Ferrari sono settati con una decompressione più lenta, che gli permette di mantenere il peso sul retrotreno il più a lungo possibile e di riflesso migliorare la trazione in uscita dalla curva. In realtà potremmo anche parlare di una messa a punto più aggressiva all’anteriore, aumentando la compressione lenta per stabilizzare ulteriormente l’auto in ingresso.

La gestione del differenziale sulla SF-25

Un altro fattore determinante è il bloccaggio del differenziale, che aiuta a gestire la coppia in rilascio e a migliorare la rotazione della vettura. In linea generale, quando questo elemento della vettura è più aperto in ingresso curva, favorisce la rotazione e riduce il sottosterzo, mentre una chiusura parziale all’apice aiuta a limitare il sovrasterzo.

Mentre nelle fasi d’uscita dalle pieghe, un differenziale nuovamente più aperto permette di stringere la traiettoria senza forzare eccessivamente sul volante. Anche in questo caso, Hamilton ha ottimizzato questi parametri rispetto a Leclerc, che appare leggermente più in difficoltà nel gestire il bilanciamento dinamico della vettura. Nel prosieguo del giro, il monegasco riesce a sfruttare i benefici di un assetto più rigido nelle curve ad alta velocità.

Ferrari Hamilton
Charles Leclerc (Scuderia Ferrari) in azione con la SF-25 nella qualifica sprint della Cina

In particolare parliamo della 12, percorsa a circa 180 km/h, e della 16, dove Charles è sempre in vantaggio sul gas, riuscendo a mantenere una velocità di percorrenza più elevata rispetto al britannico. Questo suggerisce che, nonostante le difficoltà nei tratti lenti, la sua Ferrari abbia un comportamento più efficace nelle curve più rapide, dove la rigidità del setup diventa un fattore positivo piuttosto che penalizzante.

Autori e grafici: Zander Arcari – @berrageiz – Marco Iurlandino 

Immagini: Scuderia Ferrari – F1Tv