Ferrari F1 SF-25: Nuovo fondo si, nuovo fondo no.
Ferrari F1 – A Maranello cresce l’attesa per l’aggiornamento tecnico promesso da settimane, ma il debutto non è ancora certo. Intanto, Suzuka ha evidenziato i limiti attuali della Rossa. Il nuovo fondo della Ferrari SF-25 potrebbe debuttare a breve, forse già nel prossimo appuntamento del mondiale. Il team avrebbe voluto anticiparne l’introduzione a Suzuka, ma – come confermato dallo stesso Fred Vasseur – i tempi di preparazione sono risultati troppo stretti. Meglio quindi non forzare. A rendere il quadro ancor […] The post Ferrari F1 SF-25: Nuovo fondo si, nuovo fondo no. appeared first on F1 News - Notizie Formula 1, Auto e Motorsport.

Ferrari F1 – A Maranello cresce l’attesa per l’aggiornamento tecnico promesso da settimane, ma il debutto non è ancora certo. Intanto, Suzuka ha evidenziato i limiti attuali della Rossa.
Il nuovo fondo della Ferrari SF-25 potrebbe debuttare a breve, forse già nel prossimo appuntamento del mondiale. Il team avrebbe voluto anticiparne l’introduzione a Suzuka, ma – come confermato dallo stesso Fred Vasseur – i tempi di preparazione sono risultati troppo stretti. Meglio quindi non forzare. A rendere il quadro ancor più incerto, le parole di Lewis Hamilton, che aveva lasciato intendere un imminente debutto, subito raffreddate però da una parziale marcia indietro del team principal francese.
Nel frattempo, alcuni dettagli tecnici iniziano a filtrare, fornendo uno spunto per analizzare lo stato attuale della monoposto italiana.
Suzuka: un weekend da limitare i danni
Il tracciato giapponese ha mostrato con chiarezza pregi e difetti della F1 SF-25, in un fine settimana poco brillante in cui Ferrari è riuscita comunque a massimizzare il risultato, soprattutto lato Leclerc, mentre Hamilton sembra soffrire ancor più la mancata guidabilità della attuale monoposto modenese. La vettura continua a soffrire di un equilibrio precario e, soprattutto, della cronica mancanza di rotazione, evidenziata già dai test invernali in Bahrain. La filosofia sospensiva scelta a Maranello, diversa da quella di Red Bull e McLaren, costringe a soluzioni di setup molto specifiche.
La comprensione globale dell’auto, come ammesso dalla squadra stessa, è ancora incompleta. E in una Formula 1 sempre più sensibile a ogni dettaglio aerodinamico e meccanico, questo ritardo nella fase di apprendimento rappresenta un ostacolo importante.

Il nuovo fondo: una soluzione al sottosterzo?
L’obiettivo dichiarato del nuovo fondo è affrontare la mancanza di rotazione, migliorando la gestione della massa fluida sotto la vettura. L’aggiornamento – parte di uno sviluppo programmato già in inverno – dovrebbe essere accompagnato anche da una revisione della geometria della chiglia, cruciale per la stabilità del flusso nella parte inferiore della monoposto.
Oggi la SF-25 non può essere abbassata oltre una certa soglia, pur rimanendo nei limiti di progetto. Il motivo è duplice: l’usura eccessiva dello skid e il rischio di innescare bouncing nelle zone in cui si vorrebbe generare maggior carico. È un problema comune a molti team, ma Ferrari sembra più limitata dalla ristrettezza della propria finestra aerodinamica rispetto ai diretti rivali.
Ampliare la mappa aerodinamica
Il fondo della monoposto è una delle aree più critiche nella generazione della downforce. La SF-25 soffre per una mappa aerodinamica troppo ristretta, legata a parametri geometrici come imbardata, rollio e beccheggio. Una finestra di lavoro più ampia permetterebbe di ottenere un carico più stabile in una varietà maggiore di condizioni dinamiche.
Secondo quanto emerso, il nuovo fondo dovrebbe migliorare la spinta verticale generata nelle altezze attualmente utilizzabili, rendendo il pacchetto più efficace. Inoltre, Ferrari punta a un lieve spostamento in avanti del centro di pressione aerodinamico, per correggere parzialmente il sottosterzo e migliorare la reattività dell’anteriore.
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In attesa del salto di qualità
Il debutto del nuovo fondo, atteso a Sakhir o poco dopo, sarà un banco di prova cruciale. Il team vuole uscire dall’impasse tecnica che sta limitando le prestazioni pure della SF-25. I problemi non derivano solo dalla distribuzione del carico aerodinamico, ma anche da altri fattori meccanici e sospensivi che il gruppo ingegneristico sta ancora analizzando.
Riuscirà questo aggiornamento a invertire la tendenza e dare finalmente alla Rossa un pacchetto competitivo su tutti i fronti? La pista, come sempre, darà la risposta.
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