Favoriti nuovo Papa: sorpresa Tagle, supera Parolin. Ecco le ultime quote dei bookmaker
L’arcivescovo filippino a quota 3: è il nuovo super favorito ai botteghini. Zuppi e Pizzaballa si fermano a 6, il cardinale francese in ascesa ma si gioca a 18

Roma, 8 maggio 2025 – Dopo la seconda fumata nera, Luis Antonio Tagle supera Parolin tra i nomi dei ‘papabili’: l’arcivescovo filippino è il nuovo super favorito dei bookmaker. Ha fatto un balzo avanti anche il francese Jean-Marc Aveline, in ascesa il cardinale americano Robert Francis Prevost, su cui punta anche Trump. Il Conclave continua: oggi potrebbe essere la giornata della fumata bianca.
Tagle in rimonta: è quotato a 3
In attesa delle nuove votazioni di oggi – sono quattro quelle previste dalla Costituzione Apostolica – i bookmaker internazionali aggiornano le previsioni sul prossimo Papa: protagonista, ancora una volta, il testa a testa tra Luis Antonio Tagle e Pietro Parolin.
Questa volta, però, è avanti il cardinale filippino, offerto a 3 dai betting analyst di William Hill contro il 3,50 del già segretario di Stato vaticano.
Quota 6 per Zuppi e Pizzaballa
Resiste a 6 la ‘coppia’ italiana formata da Matteo Zuppi e Pierbattista Pizzaballa, mentre sale da 5 a 9 il ghanese Peter Turkson. Il balzo in quota più considerevole è quello di Jean-Marc Aveline, ‘protetto’ di Bergoglio: il francese nuovo Pontefice si gioca ora a 18, in netto calo rispetto al 33 di sei giorni fa. A spuntare nell'elenco dei bookmaker è anche lo statunitense Robert Francis Prevost, in ascesa ma al momento ancora un outsider a quota 50.
La stampa filippina punta su Tagle
Dall'arrivo del cristianesimo, nelle Filippine ci sono voluti 440 anni perché il Paese avesse un suo cardinale, nel 1960. Ora un porporato originario dell'arcipelago asiatico, Luis Antonio Tagle, potrebbe avere una chance di diventare papa: lo scrive il quotidiano di Manila, ‘The Inquirer’, in un editoriale condito sin nel titolo da punti interrogativi.
Secondo la testata, il porporato nominato nel 2019 da Francesco prefetto della Congregazione per l'evangelizzazione dei popoli sarebbe il secondo nella classifica dei favoriti dietro l'italiano Pietro Parolin. "Ci sono voluti quasi 440 anni dall'arrivo del cristianesimo nelle Filippine prima che il primo filippino, Rufino Jiao Santos, entrasse a far parte del Collegio dei Cardinali nel 1960", ricorda ‘The Inquirer’.
"Passarono a ltri 52 anni p rima che papa Benedetto XVI conferisse la berretta rossa, nel 2012, al settimo filippino, Luis Antonio Tagle". Secondo il giornale, "al conclave del 2013 per scegliere il successore di Benedetto XVI, Tagle era già emerso come papabile".
Il giornale di Manila: “Un papa filippino?”
La segretezza delle votazioni non permette però di sapere se il porporato filippino, che oggi ha 67 anni, riceverà dei voti. "Come si suol dire", annota The Inquirer, "molti cardinali entrano in conclave da papabili e ne escono da cardinali".
Si spiega così anche il titolo dell'articolo, firmato dall'editorialista Edilberto de Jesus con un punto di domanda: "Un papa filippino?" Secondo The Inquirer, Tagle ha "uno stile pastorale simile a quello di Jorge Mario Bergoglio e l'identificazione con le sue priorità hanno portato a definirlo il 'Francesco asiatico'". Nell'articolo lo sguardo è globale. "Le Filippine", si legge, "sono il terzo Paese cattolico più grande del mondo, dopo Brasile e Messico, e il più antico e vasto in Asia".
E ancora: "Sotto la dominazione di Spagna e Stati Uniti, il Paese ha assorbito elementi della cultura occidentale, facilitando l'accesso a opportunità globali". Infine un riferimento alle comunità delle diaspore. "Milioni di lavoratori e migranti filippini hanno portato la loro fede in tutto il mondo", sottolinea The Inquirer, "impressionando anche i non cattolici per la loro religiosità".
L'editoriale non fa riferimento ad altri due cardinali elettori originari dell'arcipelago asiatico: sono Pablo Virgilio David, 66 anni, con quotazioni considerate in crescita, e José Fuerte Advincula, 73 anni, arcivescovo metropolita di Manila.