Falchi e l’ora più buia : "Via il fango, ancora sfollati. Impossibile stimare i danni. Il ponte? Può essere tolto"

Il sindaco di Sesto durante i giorni più difficili del suo mandato "Proviamo a riaprire il sottopasso. Il mio grazie ai nostri volontari".

Mar 18, 2025 - 06:49
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Falchi e l’ora più buia : "Via il fango, ancora sfollati. Impossibile stimare i danni. Il ponte? Può essere tolto"

di Sandra Nistri

Quelli appena trascorsi sono stati giorni particolarmente difficili per il sindaco, Lorenzo Falchi, come per tutti i sestesi. Tra i più duri sicuramente nei suoi due mandati con la consolazione, per fortuna, che la fuoriuscita del torrente Rimaggio non ha provocato né feriti né vittime. Un disastro comunque inimmaginabile per cui anche il primo cittadino sestese, sempre in prima linea, è finito nel mirino.

Sindaco come è la situazione ora?

"Stiamo lavorando per riaprire il sottopasso di viale Machiavelli e di piazza della Chiesa, la speranza è di riaprire almeno il primo nella giornata di oggi. Continua l’eliminazione del fango e siamo a buon punto, per l’acqua invece, a parte un condominio in zona viale Di Vittorio, non ci risultano criticità particolari".

Le persone sfollate sono tutte rientrate nelle loro abitazioni?

"No, al momento abbiamo ancora alcune persone in albergo. Stiamo facendo con i Servizi sociali una valutazione delle necessità di ciascuno e poi c’è una particolare situazione abitativa da vagliare".

Nella ripresa, in tempi brevi, dal disastro di venerdì, è stato determinante l’impegno dei volontari.

"Sì, il ringraziamento da fare è davvero grande perché c’è stata grande disponibilità anche ben coordinata e la disponibilità spontanea non ha interferito, anzi è stata assolutamente utile soprattutto sulle proprietà private".

Si interverrà sul ponte di piazza del Mercato dove è esondato il Rimaggio?

"Dobbiamo assolutamente intervenire. Domani (oggi ndr) con il Genio civile e il Consorzio di Bonifica faremo un nuovo sopralluogo nel quale prendere decisioni sulla somma urgenza sul ponte e poi capire qual è la strada migliore per intervenire rapidamente per ridurre il più possibile rischi futuri. Sono aperte tutte le ipotesi compresa quella dell’eliminazione completa del ponte".

Avete fatto una stima del possibile computo dei danni?

"Al momento non è possibile anche perché la stragrande maggioranza dei danni riguarda proprietà private. Ovviamente le attività economiche di piazza del Mercato, piazza della Chiesa e area del centro più colpita dall’esondazione hanno avuto il colpo più grosso mentre fra le abitazioni ci sono anche case di via dei Ciompi e via degli Scardassieri che hanno subito gravi conseguenze".

Che cosa ha intenzione di fare il Comune per i risarcimenti danni?

"Noi, con la Regione, stiamo spingendo per l’emergenza nazionale perché, a detta dei tecnici della Protezione civile ci sono tutti i numeri e i presupposti per riconoscere l’emergenza nazionale. Questo chiaramente spetta al Governo e alla Protezione civile nazionale, noi spingiamo molto perché questo significherebbe, anche dal punto di vista della ripartenza e dei sostegni, un aiuto ben diverso rispetto a quello solo della Regione. Per quanto ci riguarda, come giunta comunale, stiamo lavorando sull’idea di reperire risorse nei prossimi giorni, ancora non sappiamo quante e con quali modalità, per dare un piccolo aiuto iniziale alle attività economiche per poter ripartire".