F1, Vanzini: “Nessuno sa qual è il male della Ferrari”
La Ferrari lascia Jeddah con qualche spunto interessante, ma i dubbi rimangono. Il Gran Premio dell’Arabia Saudita, quinto appuntamento del Mondiale di Formula Uno 2025, ha visto il primo podio stagionale per la scuderia del Cavallino Rampante con il terzo posto di Charles Leclerc. Un traguardo minimo, certo, ma che dimostra come qualche timido passo […]

La Ferrari lascia Jeddah con qualche spunto interessante, ma i dubbi rimangono. Il Gran Premio dell’Arabia Saudita, quinto appuntamento del Mondiale di Formula Uno 2025, ha visto il primo podio stagionale per la scuderia del Cavallino Rampante con il terzo posto di Charles Leclerc. Un traguardo minimo, certo, ma che dimostra come qualche timido passo in avanti si stia compiendo.
Il team del Cavallino Rampante, tuttavia, rimane ancora lontano dai migliori in termini di prestazioni e attende con grande interessa la tappa del Gran Premio di Spagna quando entrerà in vigore la direttiva tecnica che vieterà ufficialmente la flessione o deformazioni di ali anteriori o posteriori. Proprio a questo appuntamento fa riferimento Carlo Vanzini, telecronista della F1 su Sky Sport, per valutare la stagione della Ferrari: “Barcellona potrebbe essere un game-changer anche perchè sarà il momento in cui a Maranello decideranno se spostare il budget continuando a investire su questa macchina oppure spostarlo su quella del 2026”.
Carlo Vanzini prosegue la sua analisi, ampliandolo alle ultime stagioni: “La Ferrari prima aveva il problema di essere molto forte in qualifica, faceva anche delle pole e poi soffriva in gara dove non riusciva a concretizzare i risultati del sabato in vittorie. Poi è cambiata, ma continua ad avere questa specie di coperta corta. Dire ora quel è il male della Ferrari è molto complicato. Non lo sa nessuno, non lo sanno nemmeno loro. Di sicuro non sono dove pensavano di essere, a livello di numeri, ad inizio campionato”.
Ultima battuta sulla gara sulla pista saudita, con alcuni sprazzi interessanti: “Io credo che Piastri nel complesso abbia amministrato il suo vantaggio ma ogni tanto vediamo questi sprazzi, come accaduto con la prima fila in Bahrain, anche se poi Leclerc è giunto quarto al traguardo. Anche a Jeddah, il monegasco dopo aver gestito la gomma nel primo stint poi ha fatto bene, ha passato subito Russell ed è salito sul podio. Anche Hamilton con quei due contro-sorpassi su Norris ha fatto perdere al connazionale quel secondo e mezzo che è servito poi a Charles per chiudere terzo”.