F1, un podio che fa morale per la Ferrari. Ma servirà osare nello sviluppo per colmare il gap dalla McLaren
Nel quinto appuntamento del Mondiale 2025 di F1 è arrivato il primo podio della Ferrari nella domenica di gara. A firmarlo è stato il monegasco Charles Leclerc. L’alfiere del Cavallino Rampante ha concluso in terza posizione, alle spalle dell’australiano Oscar Piastri (McLaren) e dell’olandese Max Verstappen (Red Bull), rendendosi protagonista di una prestazione che dal […]

Nel quinto appuntamento del Mondiale 2025 di F1 è arrivato il primo podio della Ferrari nella domenica di gara. A firmarlo è stato il monegasco Charles Leclerc. L’alfiere del Cavallino Rampante ha concluso in terza posizione, alle spalle dell’australiano Oscar Piastri (McLaren) e dell’olandese Max Verstappen (Red Bull), rendendosi protagonista di una prestazione che dal 15° giro in poi è stata eccellente per gestione e velocità.
In maniera anche inaspettata, la Rossa di Charles ha avuto un rendimento costante con gomme media molto usate e con le mescole dure il suo ritmo è stato all’altezza dei migliori. Un Leclerc che quindi sta scoprendo un po’ i “segreti” della SF-25, estraendo quella prestazione che nelle qualifiche in particolare non sembra esserci.
È nel time-attack che la SF-75 ha maggiori problemi, secondo anche l’analisi del Team Principal, Frederic Vasseur, e, in una F1 in cui poter girare con aria pulita e sporca fa tutta la differenza del mondo, avere un rendimento all’altezza della situazione il sabato è decisivo.
Restano però delle criticità su una vettura che fatica a generare carico aerodinamico, soprattutto nella percorrenza delle curve di media-bassa velocità, mentre in quelle più veloci a Jeddah si è notato un miglioramento. Criticità di cui soprattutto Lewis Hamilton sta pagando il prezzo, costretto ad adattarsi a una macchina molto diversa da quelle che ha guidato in passato.
A Miami ci sarà un’altra prova di verifica importante. Aggiornamenti probabilmente ve ne saranno però a Imola (week end successivo a quello in Florida). Sarà necessario stringere i denti fino all’appuntamento di Barcellona (30 maggio-1° giugno), dove le squadre dovranno dotarsi di ali diverse per la nuova direttiva tecnica annunciata e tante cose potrebbero cambiare.