F1 | Herbert e il fattore umano: “Uno come Hamilton ha la capacità di spiegare cosa succede in macchina”

In una Formula 1 sempre più “schiava” dei simulatori, oramai parte fondamentale e imprescindibile della categoria, il fattore umano secondo

Feb 13, 2025 - 10:57
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F1 | Herbert e il fattore umano: “Uno come Hamilton ha la capacità di spiegare cosa succede in macchina”

In una Formula 1 sempre più “schiava” dei simulatori, oramai parte fondamentale e imprescindibile della categoria, il fattore umano secondo Johnny Herbert continua ad avere la propria importanza. L’opinionista inglese, discutendo dei feedback rilasciati dai piloti alle rispettive squadre, ha sottolineato come questa aspetto continui ad avere un ruolo importante facendo nome e cognome di un driver che dal suo punto di vista è maestro in queste situazioni: Lewis Hamilton.

Herbert, parlando di questa particolare capacità del connazionale, ha riferito come l’indirizzo dato dallo stesso Hamilton e dall’oramai ex compagno di squadra George Russell abbia permesso alla Mercedes di migliorare le proprie prestazioni. Per Herbert la Ferrari riuscirà a beneficiare del fattore Hamilton andando così a progredire dopo una stagione dove la Rossa ha conteso il Costruttori alla McLaren fino all’ultima gara.

“I commenti dei piloti sono ancora molto importanti – ha dichiarato Herbert intervistato da Casinoutanspelpaus.io – Negli ultimi cinque anni ci sono stati momenti in cui il simulatore e il suo algoritmo sono stati la cosa più importante e la direzione più importante per lo sviluppo della vettura. E poi, come abbiamo visto con la Mercedes, per esempio, dove hanno faticato come matti e poi hanno iniziato ad ascoltare un po’ di più i piloti e questo ha aiutato anche loro. C’è sempre un elemento umano che deve entrare in gioco. Uno come Hamilton ha la meravigliosa capacità di spiegare cosa sta succedendo sotto di lui in macchina e cosa si aspetta dalla vettura”.

L’ex driver inglese, continuando a parlare delle abilità del sette volte campione del mondo, ha poi aggiunto: “L’uomo che ho sempre visto fare questo, probabilmente per la prima volta, è Michael Schumacher. Si è assicurato che Rory Byrne, Ross Braw e Jean Todt avessero un’intesa e capissero cosa Michael voleva dalla macchina. Questo ha permesso loro di andare via e a Rory, in particolare al progettista, di fornirgli gli strumenti di cui aveva bisogno. Questo è l’elemento umano che Michael Schumacher ha dato a una squadra. Questo elemento è ancora importante oggi e credo che Hamilton sia uno di quelli che può portare quel tipo di forza alla squadra”.

Herbert, concludendo il proprio pensiero, ha poi detto: “Non c’è motivo per cui la Ferrari non debba migliorare rispetto all’anno scorso. Sì, so che tutti gli altri miglioreranno in una certa misura, ma non c’è motivo per cui non possano farlo”.