F1 | Hamilton, quant’è dura essere pilota Ferrari: Lewis spiega perché c’è tanta pressione
Lewis Hamilton spiega cosa vuol dire essere pilota Ferrari, dei media che amplificano ogni cosa e del bisogno di proteggere il team. Lewis Hamilton sta imparando poco a poco cosa vuol dire essere pilota Ferrari. Non solo far parte di un team storico di Formula ... Leggi tutto L'articolo F1 | Hamilton, quant’è dura essere pilota Ferrari: Lewis spiega perché c’è tanta pressione proviene da F1ingenerale.

Lewis Hamilton spiega cosa vuol dire essere pilota Ferrari, dei media che amplificano ogni cosa e del bisogno di proteggere il team.
Lewis Hamilton sta imparando poco a poco cosa vuol dire essere pilota Ferrari. Non solo far parte di un team storico di Formula 1, ma anche ambientarsi in un sistema culturale completamente diverso.
Pian piano il sette volte campione del mondo ha ammesso di avere ancora difficoltà ad abituarsi alla SF-25. Come per tutte le cose, ci vuole semplicemente tempo.
“Da una parte me lo aspettavo. E’ il più grande team nella storia della Formula 1. Ed è così speciale, ci sono molte storie che sono state scritte e tanta gente ha le sue opinioni”, ha dichiarato Hamilton nel giovedì all’incontro stampa, in cui anche noi di F1InGenerale eravamo presenti con il nostro inviato.
“Non è sempre facile. Dalla mia prospettiva, non puoi lavorare in una squadra e cambiare le cose in una sola nottata“, ha sottolineato il #44. “Abbiamo passato del tempo a conoscerci. Ci sono sono stati dei cambiamenti a breve termine che faremo insieme, ci teniamo le cose migliori e continuiamo a investire in aree in cui saremo più forti. Per alcune cose ci vuole poco tempo, per altre di più. Ci sono così tante cose all’interno di questo team”, ha proseguito.
A proposito della pressione mediatica, che spesso tende ad amplificare cosa accade all’interno di un team – specie se si parla di Ferrari, dove l’esposizione è alle stelle, Sir Lewis ha così risposto: “C’è molta più pressione e si è più sotto i riflettori qui che in un altro team. Ognuno qui ci mette il cuore. La nostra è una montagna russa, facciamo alti e bassi insieme. Non dubito che arriveremo dove vogliamo essere. Ci vorrà solo del tempo,” ha concluso.
Ferrari: cosa aspettarsi in Arabia Saudita
La Rossa guarda con ottimismo al weekend a Jeddah, che chiuderà il triple header (le tre gare consecutive) iniziato in Giappone. Come già anticipato velatamente da Charles Leclerc, gli aggiornamenti portati in Bahrain avranno un effetto migliore in Arabia Saudita e vedremo di certo qualche passo in più a livello di performance.
Per la Ferrari è imperativo riuscire a ridurre il gap con la McLaren, che al momento è imprendibile. La scuderia di Woking ha vinto tre delle quattro gare in programma finora ed è prima nella classifica costruttori.
Crediti immagine di copertina: F1InGenerale
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