F1 | GP Miami 2025, le nostre pagelle
Le pagelle e i voti ai principali protagonisti del GP di Miami, con Oscar Piastri che vince il terzo

Le pagelle e i voti ai principali protagonisti del GP di Miami, con Oscar Piastri che vince il terzo GP consecutivo. Dietro di lui Lando Norris, a chiudere il podio George Russell. La Ferrari è un flop, tra lentezza e teatrini surreali.
Oscar Piastri 10 Freddo, chirurgico, impassibile e anche implacabile. Approfitta delle scaramucce iniziali tra Verstappen e Norris per guadagnare il terzo posto dopo le prime curve. Giusto il tempo di regolare Antonelli e mette sulla graticola anche il fenomeno Max. Da lì in poi non c’è storia. Quarta stagionale su sei, terza di fila. Sta diventando il leader convincente di questo campionato.
Lando Norris 6,5 Ad essere veloce è veloce, lo dimostra nella Sprint e anche in gara, però è confusionario, irruente, precipitoso nel maldestro tentativo di superare Verstappen all’esterno al pronti via, caotico nel costruire manovre di sorpasso che necessiterebbero di maggior calma e freddezza, considerando la superiorità della sua McLaren. Il risultato è l’ennesima sconfitta subita da Piastri, che adesso vola a +16 in classifica.
George Russell 8 Aiutato certamente dalla neutralizzazione virtuale, però lui c’è sempre, il passo gara è ottimo e Miami gli regala il quarto podio stagionale. Inizio di stagione di grande qualità.
Max Verstappen 8 La pole position è strepitosa, e lui le prova davvero tutte per resistere alla McLaren. Con durezza, ferocia, astuzia. Ma può ben poco tra questi muretti guidati che premiano l’aerodinamica eccellente della MCL39. Giù dal podio ma con la consapevolezza di poter dire la sua anche in un mondiale dai contorni papaya, grazie ad un manico strepitoso. D’altronde siamo sempre in zona arancione.
Alex Albon 8 Il quinto posto, dopo l’ottima qualifica ed una gara consistente e intelligente, non si può nemmeno catalogare come exploit. Semmai è la prova della crescita complessiva della Williams, e dell’ottimo stato di forma di quello che è un signor pilota. Bravo, bravo.
Kimi Antonelli 7,5 L’impressionante velocità dimostrata, nella mini qualifica (pole) e anche in quella vera (terzo posto), la facilità con cui affronta piloti ben più esperti, avrebbero meritato esito migliore del sesto posto, che di per se resta in ogni caso un buon piazzamento. Non è fortunato nel gioco delle soste con virtual safety car. Ma quanto è veloce il ragazzo italiano…
Charles Leclerc 6,5 Non il suo miglior fine settimana, la faccia delusa e stranita quando risente la storia del potenziale da sbloccare della SF25 dice più del dovuto. Eppure dei due ferraristi ancora una volta è quello più veloce. Di più non gli si può chiedere.
Lewis Hamilton 6 Bravo e fortunato nella Sprint, che però conta davvero poco. In grande difficoltà in qualifica, trova più prestazione sul long run, correndo un GP onesto. Fin troppo polemico con la squadra, dopo aver avuto il lasciapassare dal muretto si è fatto rimontare da Leclerc. Non ne aveva di più, inutile fare polemica.
Carlos Sainz 6,5 La Williams sul tracciato di Miami si comporta piuttosto bene e anche lo spagnolo non demerita. Ma non è all’altezza del team mate Albon e per poco non combina una frittata con Hamilton nelle ultime curve. Comunque va a punti, la sufficienza è piena.
Yuki Tsunoda 5,5 Ennesima vittima del secondo sedile Red Bull, con la differenza che a differenza di Lawson lui racimola qua e là qualche punticino, ma la forbice con Verstappen resta ampissima.
Esteban Ocon 6 Lotta con piglio e fa sudare sette camicie a Hamilton prima di subire il sorpasso dell’inglese.
Fernando Alonso 5 L’unica spiegazione ad una stagione del genere è che stia aspettando l’auto di Newey nel 2026. Ma non è più lui. Anonimo, incline all’errore, irriconoscibile. Lance Stroll (6, per i punti del quinto posto della Sprint) è in vantaggio di 14 a 0 in classifica.
Jack Doohan 4 Potrebbe essere stata la sua ultima apparizione in F1 e potrebbe essersi congedato speronando Lawson in partenza e ritirandosi. Praticamente un assist di tacco a Colapinto.
Ferrari 3 La macchina è lenta, altro che potenziale da sbloccare, non resterebbe quindi che disputare il proprio anonimo GP in zona punti, come una passeggiata salutare senza troppe ambizioni. Invece il team riesce a mettere in scena una vera e appassionante commedia dell’assurdo, con scambi di posizioni tra i piloti che si rivelano completamente inutili, e la conseguenza di innervosire entrambi i piloti che si lasciano andare a team radio infuocati. Il GP della Rossa diventa così un teatrino che genera ilarità e imbarazzo e che lascia ancora di più una sensazione di amarezza, perché la scuderia sembra nel caos più totale. E le parole via radio di Hamilton, così corrosive, sono uno spot pessimo per un brand che tiene così tanto all’immagine.