F1 Giappone: Ferrari in crisi termica con Hamilton, Leclerc limita i danni

Che Ferrari deludente con Hamilton e Leclerc. Non si può dire qualcosa di verso. La F1 in Giappone è trionfare per la Red Bull di Verstappen, un po’ meno per le due McLaren. C’è poi il Cavallino Rampante che trotta depresso dovendosi accontentare delle posizioni di rincalzo. Un gara che ha messo in luce le […]

Apr 6, 2025 - 10:05
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F1 Giappone: Ferrari in crisi termica con Hamilton, Leclerc limita i danni

Che Ferrari deludente con Hamilton e Leclerc. Non si può dire qualcosa di verso. La F1 in Giappone è trionfare per la Red Bull di Verstappen, un po’ meno per le due McLaren. C’è poi il Cavallino Rampante che trotta depresso dovendosi accontentare delle posizioni di rincalzo. Un gara che ha messo in luce le mancanze della SF-25, sulle quali in team italiano sta lavorando per cambiare rotta. Servono aggiornamenti, il prima possibile.

McLaren perde la possibilità di undercut su Red Bull

Durante il giovedì, dalle simulazioni è emerso che la strategia a un pit stop era la più probabile. Partendo con la Media, si passa poi alla Hard in una finestra temporale tra il ventesimo e il trentesimo giro. Sulla griglia di partenza, Ferrari ha svelato una strategia diversa per Hamilton. Per la vettura numero 44, si è deciso di utilizzare la mescola dura per allungare lo stint di una manciata di giri.

Un aspetto che poteva aiutare la tattica dell’overcut su un piccolo gruppo di vetture, possibilmente utile per recuperare qualche secondo di tempo gara utile sul gruppo di testa. Davanti, Verstappen è riuscito a imporre il suo passo, tenendo dietro le due McLaren nei primi giri. Norris e Piastri sono intelligentemente rimasti alle spalle per non rischiare nulla e “costruire” gradualmente la temperatura sulle quattro gomme.

Ferrari Leclerc Hamilton
Oscar Piastri a bordo della McLaren MCL39 nel GP del Giappone

L’obiettivo era quello di proteggere l’anteriore sinistra, sulla quale venerdì era comparso un po’ di graining che volevano evitare. Ma Oscar si trovava in una situazione leggermente diversa, dichiarando in radio che, al contrario, sentiva che era il posteriore a limitare la performance. Nel mentre Max non scappava via, per mancanza di passo, riuscendo nei primi dieci giri a creare un cuscinetto su Norris di appena 2 secondi.

Il degrado della Red Bull

Come abbiamo spesso sottolineato in queste settimane, la Red Bull ha un livello di degrado maggiore rispetto a McLaren. Ecco perché, nel tentativo di vincere questa gara ddi F1 in Giappone, doveva per forza di cose ridurre il più possibile il consumo gomma. Compito non facile e affidato esclusivamente alla sensibilità del pilota. I primi aggiornamenti concreti su questo fronte arriveranno nelle prossime gare.

Decisive le comunicazioni radio dal giro 13, in cui la scuderia di woking avverte i propri piloti sul fatto che la probabilità di pioggia in gara stava diminuendo sensibilmente. Di conseguenza, hanno riferito nei canali comunicativi che bisognava utilizzare il passo che avevano per avvicinarsi e prendere Max. Da quel momento le due MCL39 hanno iniziato a farsi vedere costantemente negli specchietti del 4. volte campione del mondo di F1.

FerFerrari Leclerc Hamilton rari F1 SF-25
Max Verstappen (Red Bull) con la sua RB21 al Gran Premio del Giappone 2025

Oltre a questo fattore, è stato confermato ad entrambi la strategia “A”, ovvero la sosta unica. Segno che il degrado era in linea con le attese. McLaren ha fornito anche un’altra informazione utile per capire la gara. Al giro 15 ha decretato l’assenza di graining, dove il problema principale era gestire termicamente le gomme specie sul posteriore.

Leclerc ha trovato il suo ritmo ovviamente ai primi, concentrandosi sulla mera gestione delle mescole per avere un’eventuale occasione più tardi. A metà del primo stint, il monegasco ha riferito che la gomma era in “fase 2/3” della sua vita, quindi abbastanza stabile senza un sviluppo eccessivo del consumo. Per questo ha preferito estendere lo stint per sfruttare il passo ancora per qualche tornata.

Lewis, problemi di gestione termica al posteriore

Ferrari è rientrata al giro 21, con la volontà di rientrare in pista davanti a Russell, per non perdere tempo in pista. Antonelli ha realizzato uno stint incredibile con la gomma media, riuscendo a tenerla in vita oltre il trentesimo giro. Hamilton ha fatto lo stesso, ma con la gomma bianca. L’inglese è rientrato al giro 31 per montare la media e arrivare sino al traguardo. Al passaggio successivo anche Kimi ha fatto rientro per passare però alla Hard.

Ma Lewis si è lamentato parecchio in radio, perché stava faticando troppo con l’asse posteriore. Il britannico intendeva che dal punto di vista termico il retrotreno è andato in difficoltà. In effetti sono servite varie tornate per riportare le temperature di esecrazione delle coperture Pirelli vicino al range ottimale. Con le Medium il rotto della numero 44 doveva essere molto forte, ma così non è stato.

Ferrari Leclerc Hamilton
Lewis Hamilton (Scuderia Ferrari) a bordo della SF-25 nel GP del Giappone 2025

Nel complesso, Ferrari ha accusato circa 3 decimi al giro sui piloti di testa. Questo circuito, lo sottolineiamo ancora una volta, aveva caratteristiche che non si sposavano al meglio con quelle della SF-25. Un lato positivo riguarda l’adattamento alla pista, trovando un setup di compromesso per limitare i danni. C’è ancora molto lavoro da fare sul bilanciamento, però. Risulta infatti lampante.

Resta un grado di sottosterzo importante, anche con tanta benzina a bordo, che si incarica di limita le performance. Anche per questo la Rossa non riesce a girare con le altezze da terra che vorrebbe. È oggettivo che un piccolo passo in avanti sia stato fatto rispetto alla Cina, e all’edizione del mondiale scorso dove, sullo stesso tracciato, il distacco medio per ogni tornata era superiore ai 4 decimi

Il rischio della Rossa che al momento non paga

Vasseur continua a sostenere che non riescono a sfruttare ancora al meglio la SF-25. Ancora una volta si confermano i dubbi che avevamo a inizio stagione, quando è stata presentata una Ferrari con varie “rivoluzioni” localizzate nel corpo vettura della monoposto. Il rischio era quello che bene o male si è concretizzato, purtroppo. Una questione che non era difficile da prevedere.

Ci riferiamo fatto che, purtroppo, i questi tre prima appuntamenti iridati del calendario 2025, la mera comprensione del gruppo di lavoro della Rossa non è affatto buono, decisamente minore rispetto a quello di McLaren e Red Bull. Due scuderie che non a caso hanno scelto la strada della continuità, tenendo presente che rivoluzionare troppo la vettura nell’ultima annata di continuità regolamentare non era troppo saggio.

Ferrari Leclerc Hamilton
Frederic Vasseur (Scuderia Ferrari) si aggira al telefono nel paddock del Giappone

A parte questo, quest’oggi, per la Ferrari è mancato chiaramente il passo dei migliori. Mentre per quanto concerne il tema degrado, possiamo dire che è stato più in linea con il gruppo di testa. Hamilton sta cercando comprendere come gestire termicamente il consumo gomme. Serve ancora tempo a Lewis, tenendo presente che Leclerc ha più esperienza su questo fronte, e oggi ha fatto la differenza in gara.

Autori: Zander Arcari – @berrageiz – Niccoló Arnerich – @niccoloarnerich  

Immagini: Scuderia Ferrari – F1Tv