F1 | Europa sempre più ai margini: Domenicali prepara un altro GP in Asia

Tutti vogliono un GP di F1: mentre l’Europa riduce le proprie gare in calendario, Domenicali apre a una tappa in Thailandia

Il calendario della F1 del futuro guarda sempre più oltre alle proprie origini: nei mondiali che verranno le storiche piste europee avranno meno peso, mentre si aprono nuove possibilità per ulteriori gare in Asia, come testimoniato dal viaggio di Stefano Domenicali in Thailandia.

Il prossimo addio al calendario del tracciato di Zandvoort e l’imminente rotazione del GP del Belgio ridurranno l’impatto di piste “storiche” nella F1 del futuro: il Circus si apre sempre più verso lidi lontani dalle proprie origini, come mostra il viaggio di Stefano Domenicali in Thailandia.

Nel corso degli ultimi anni le indecisioni economiche di alcuni GP europei unite alla crescente richiesta di F1 in paesi extra-europei hanno portato lo sguardo del Circus semrpre più distante dai luoghi d’origine della categoria. In Europa la F1 non corre più in diversi paesi importanti per la storia del motorsport. Nurburgring e Hockenheim non figurano più in calendario rispettivamente dal 2020 e dal 2019. Oltre alla Germania, a digiuno di F1 da qualche anno c’è anche la Francia. Al Paul Ricard il Circus non mette piede dal 2022.

Ma oltre ad allontanarsi da casa, la F1 sta accogliendo in calendario tipi di circuiti che non riscontrano eccessivo entusiasmo negli appassionati. Rimosse alcune piste storiche, la F1 ammicca da anni a un’ingente presenza di circuiti cittadini, come nel caso di Madrid, Miami, Las Vegas e Jeddah.

Domenicali vola in Thailandia: F1 presto a Bangkok?

Negli ultimi giorni il presidente e CEO della Formula Uno, Stefano Domenicali, ha intrapreso un viaggio in Asia per incontrare il primo ministro della Thailandia, Paetongtarn Shinawatra. La 38enne premier thailandese ha discusso con il patron del Circus riguardo ad un possibile futuro GP nella capitale di Bangkok.

Ad annunciare il fruttuoso esito della visita in Thailandia è stato lo stesso presidente della F1, Stefano Domenicali. “È stato un piacere incontrare Paetongtarn Shinawatra, primo ministro della Thailandia, e il proprio team per discutere i loro impressionanti piani per l’organizzazione di una gara a Bangkok.”

“Guardiamo in avanti con l’intenzione di proseguire i nostri colloqui nelle settimane e nei mesi a venire“, ha spiegato tramite una nota ufficiale il CEO della F1 Domenicali. Bangkok spinge per entrare in un calendario di F1 che ha ormai raggiunto l’impegnativo numero di 24 appuntamenti: da tempo la prospettiva di Domenicali è quella di mantenere un programma a 24 tappe. Con l’eventuale ingresso della Thailandia ci saranno ulteriori addi in calendario o verrà ampliata la rotazione dei GP?

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