F1 | Codice etico FIA, passo indietro di Ben Sulayem sulle parolacce

La FIA potrebbe fare un passo indietro in merito al codice etico introdotto dal presidente Mohammed Ben Sulayem, volto a punire i piloti che utilizzano parolacce pubblicamente, sia nelle dichiarazioni che, come nel caso della Formula 1, nei team radio. Il numero uno della Federazione, attraverso un post sui suoi canali social, pare intenzionato a rivedere la sua posizione dopo le tante polemiche e la protesta molto dura dei piloti del WRC, il campionato mondiale Rally, che nella penultima prova in Kenya hanno rilasciato parole solo nella lingua madre, oppure hanno boicottato direttamente le interviste post gara.

In F1 invece, dopo aver risposto in malo modo alle richieste della GPDA, non ci sono stati aggiornamenti in tal senso, ma appare chiaro come la linea dura voluta esclusivamente (così ci risulta) dal presidente della FIA non abbia fatto contento praticamente nessuno.

“In seguito ai riscontri costruttivi ricevuti dai piloti dei sette campionati mondiali FIA, sto valutando la possibilità di apportare modifiche migliorative all’Appendice B del Codice Sportivo Internazionale – ha dichiarato Ben Sulayem. Da ex pilota di rally, comprendo meglio di molti altri le esigenze e le sfide che i piloti devono affrontare”.

“L’Appendice B rappresenta una componente fondamentale del Codice Sportivo Internazionale e gioca un ruolo chiave nel mantenere lo sport accessibile a tutti. Le regole vengono create dalle persone, ed è proprio grazie alle persone che possono essere migliorate”.