Enilive, KKR si porta al 30% del capitale
Il fondo statunitense ha acquistato un altro 5% della controllata di Eni ad una valutazione pari a quella relativa all’accordo dello scorso ottobre con cui entravano nel capitale.

Nuovi acquisti del fondo statunitense KKR in Enilive dopo quanto già fatto nei mesi scorsi. La notizia è arrivata questa mattina prima dell’apertura del mercato tramite una nota pubblicata da Eni (che detiene anche Plenitude) nella quale si annunciava la firma di un accordo tra il gruppo italiano e KKR.
Con questa intesa il fondo acquista un altro 5% dell’azienda di biocarburi per 587,5 milioni di euro, portando così la sua partecipazione totale al 30%: solo ad ottobre KKR aveva stipulato un accordo per l’entrata nel capitale di Enilive con una quota del 25%, operazione che verrà completata a fine marzo prossimo.
Secondo quanto specificato da Eni, la vendita dell’ulteriore 5% di quote si basa sulla stessa valutazione complessiva della controllata dell’accordo di ottobre, ovvero 11,75 miliardi di euroin termini di Equity Value per il 100% del capitale sociale.
L'ulteriore investimento di KKR, supportato dall'ingresso di co-investitori di primario standing internazionale inclusi, tra gli altri, importanti fondi pensione internazionali, “conferma l'apprezzamento del mercato e la solidità del modello di business di Enilive, che è impegnata nell'offrire servizi integrati e prodotti progressivamente decarbonizzati ai propri consumatori nel settore della mobilità sostenibile”, sottolinea la nota.
Per Francesco Gattei, Chief Transition & Financial Officer di Eni, la notizia conferma come Enilive sia una “società solida e in crescita, con un partner finanziario di rilievo, che svolgerà un ruolo cruciale nell’abbattimento delle emissioni generate dall'uso finale dei nostri prodotti, un aspetto fondamentale per il nostro percorso al Net zero al 2050”.
Dopo la notizia, gli analisti di EQUITA confermano la raccomandazione buy e il prezzo obiettivo a 17 euro sulle azioni Eni, la cui quotazione stamattina restava ferma a 14,084 euro, mentre il FTSE MIB guadagnava lo 0,40% dopo un’ora di contrattazione.
“Riteniamo che la notizia abbia risvolti positivi per il titolo in quanto l'operazione mostra un multiplo rotondo e dimostra il mantenimento dell'interesse da parte di partner esterni" nel rilevare una quota di minoranza dell'asset, spiegano dalla sim.
Il multiplo Ev/Ebitda di cessione per gli analisti "è elevato" e pari a un range a bassa doppia cifra sul 2024 e alta singola cifra sul 2025, "un livello decisamente superiore a quello a cui tratta Eni e a quello che includevamo nella nostra somma delle parti". Il "modello satellitare di Eni prevede la valorizzazione del portafoglio con un incasso positivo netto dal M&A di 8 mld euro lungo l'arco di piano 2024-2027", conclude EQUITA.
Consiglio d’acquisto sul titolo anche per Intesa Sanpaolo, con target price a 16,8 euro. Gli analisti della banca torinese, che evidenziano come la notizia fosse attesa e dunque non abbia impatto consistente sul titolo, puntano l'attenzione sul fatto che il modello di business di Enilive comprenda due segmenti, il marketing, che ha "margine stabile ma limitato", e biofuel, che "al momento sta affrontando una forte concorrenza dall'East Asia".