Emanuele Michieletti: chi è il primario di Piacenza accusato di 32 molestie in 45 giorni

Secondo la polizia compiva atti sessuali con quasi tutte le donne che andavano nel suo ufficio. Ma alcuni erano consenzienti L'articolo Emanuele Michieletti: chi è il primario di Piacenza accusato di 32 molestie in 45 giorni proviene da Open.

Mag 8, 2025 - 06:37
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Emanuele Michieletti: chi è il primario di Piacenza accusato di 32 molestie in 45 giorni

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Si chiama Emanuele Michieletti e ha sessant’anni il primario accusato di violenza sessuale a Piacenza. È il responsabile del reparto di radiologia dell’ospedale. E a suo carico ci sarebbero 32 episodi di molestie sessuali in 45 giorni. Secondo gli investigatori il medico, «di fatto, compiva atti sessuali con quasi tutte le donne che varcavano da sole la porta del suo ufficio». Anche se in alcuni casi i rapporti, sempre nell’orario di lavoro, sarebbero stati «consenzienti». Michieletti se ne sarebbe anche vantato con i colleghi. E avrebbe ricevuto suggerimenti su come comportarsi con alcune delle vittime.

Emanuele Michieletti

Le “abitudini” del medico, racconta oggi il Corriere della Sera, finiscono per interessare le forze dell’ordine quando una prima dottoressa all’inizio di gennaio va dal primario per il piano ferie. Lui chiude a chiave la stanza, la sbatte contro un mobile e la violenta. Viene interrotto da un terzo medico che bussa alla porta. Lei va prima alla direzione della Ausl. Che la spinge a denunciare. E comincia l’indagine della procuratrice Grazia Pradella. Le telecamere piazzate nello studio e il telefono intercettato rivelano 32 violenze in 45 giorni. Con il corollario della paura di denunciare da parte delle presunte vittime. E il clima in ospedale «era gravemente omertoso ed autoreferenziale». Un’altra dottoressa ritira la denuncia dopo poche ore.

Le flebili resistenze delle vittime

Michieletti è nato a Vercelli e si è laureato a Milano. A Piacenza veniva spesso intervistato dalla stampa cittadina. Era considerato uno potente, per il suo incarico e le sue conoscenze. Di fatto «le richieste erano espressione di atteggiamenti prevaricatori, evidenziati dalle riprese audio-video». Mentre «le flebili resistenze delle vittime, ormai in stato di prostrazione, erano vinte di volta in volta, ed ogni giorno ricominciavano nuovi abusi». Al primario di radiologia è contestato anche il reato di stalking. A causa della «continuità con cui le vittime» — «turbate» quando venivano convocate nello studio in ospedale addirittura con chiamate tramite l’altoparlante — erano «costrette a subire» molestie e violenze.

L’articolo sulla rivista

Michieletti, racconta La Stampa, aveva firmato anche un articolo sulla rivista scientifica Radiology in cui proponeva un nuovo metodo per la prognosi del Covid. Così come partecipava ai gazebo sullo screening mammografico per prevenire i tumori. In tutto le denunce nei suoi confronti sono dieci. Oltre a loro, c’è un numero imprecisato di amanti consenzienti. Lo studio dell’avvocato di Michieletti non ha voluto chiarirne il punto di vista. Lo stesso «no comment» arriva dalla sindaca di Piacenza, Katia Tarasconi.

La polizia lo ha anche registrato mentre palpeggiava una donna contro la sua volontà. Per poi chiamare in studio una delle amanti consenzienti allo scopo di sfogare le sue pulsioni. Gli agenti che «il suo costante impulso sessuale lo distraeva dalle proprie attività lavorative, che avrebbe dovuto essere orientate esclusivamente al benessere dei pazienti».

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