Editoriale – Retail reloaded

Retail real estate: il ritorno degli investimenti (e le sfide da affrontare). Nuove strategie, spazi ripensati e il ruolo chiave dell’omnicanalità nel futuro del settore (da Mark Up 337 - marzo 2025) Dopo anni di incertezze, il retail real estate in Italia torna a muoversi. Gli investimenti ripartono, i grandi fondi tornano a guardare con interesse le high street e i centri commerciali, mentre nuovi format emergono per intercettare un consumatore più selettivo e con aspettative più alte. Ma non è una ripresa lineare: il retail fisico è cambiato e chi investe oggi deve saper leggere i segnali del mercato, anticipando le prossime mosse. Dopo lo stallo pandemico, gli investimenti immobiliari stanno risalendo, concentrandosi nelle aree a maggiore attrattività commerciale e turistica. Il lusso guida la ripresa nelle high street, grazie al ritorno dei turisti internazionali. E il negozio fisico si conferma centrale per il branding: non solo spazio di vendita, ma luogo di esperienza, relazione e valore aggiunto. I centri commerciali, invece, devono affrontare sfide più complesse. Il format tradizionale è sotto pressione, tra costi in crescita e nuovi modelli di consumo. Ma chi ha saputo trasformarsi in destination center, con food, intrattenimento e servizi, sta registrando performance positive. Il futuro del retail passa dall’esperienzialità: il semplice acquisto non basta più, servono motivazioni per tornare. Qui la tecnologia gioca un ruolo chiave, con negozi che diventano hub logistici per il ritiro, il reso e l’assistenza post-vendita. Accanto ai centri commerciali, cresce il ruolo dei retail park specializzati. Un settore che in Italia sta registrando numeri interessanti, grazie alla capacità di garantire affitti più sostenibili e una shopping experience più mirata. I segmenti più dinamici? Bricolage, sport, pet, outdoor e food, che intercettano bisogni chiari e meno volatili. In un mercato in evoluzione, questi format dimostrano una resilienza superiore ai modelli più generalisti. Intanto, l’attenzione degli investitori si sposta sempre più sulla rigenerazione urbana. Non si costruisce più ex novo, si riqualifica. Il retail real estate si muove verso progetti di recupero, valorizzazione di edifici esistenti e adattamento ai nuovi standard Esg. Materiali innovativi, efficienza energetica, certificazioni green stanno diventando fattori determinanti per attrarre capitali e rispondere a una domanda più consapevole. Il retail fisico non è morto, ha solo cambiato pelle. L’eCommerce ha ridefinito il gioco, ma non ha eliminato la necessità di luoghi fisici. Anzi, il negozio diventa sempre più un asset strategico all’interno di un ecosistema omnicanale, integrato con il digitale e pronto a evolversi. Gli investimenti stanno ripartendo, ma con nuove regole, chi resta ancorato al passato rischia di perdere terreno mentre chi sa leggere il mercato e adattarsi alle nuove esigenze avrà un vantaggio competitivo decisivo. L'articolo Editoriale – Retail reloaded è un contenuto originale di Mark Up.

Mar 17, 2025 - 11:18
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Editoriale – Retail reloaded
Cristina Lazzati
Retail real estate: il ritorno degli investimenti (e le sfide da affrontare). Nuove strategie, spazi ripensati e il ruolo chiave dell’omnicanalità nel futuro del settore (da Mark Up 337 - marzo 2025)

Dopo anni di incertezze, il retail real estate in Italia torna a muoversi. Gli investimenti ripartono, i grandi fondi tornano a guardare con interesse le high street e i centri commerciali, mentre nuovi format emergono per intercettare un consumatore più selettivo e con aspettative più alte. Ma non è una ripresa lineare: il retail fisico è cambiato e chi investe oggi deve saper leggere i segnali del mercato, anticipando le prossime mosse. Dopo lo stallo pandemico, gli investimenti immobiliari stanno risalendo, concentrandosi nelle aree a maggiore attrattività commerciale e turistica. Il lusso guida la ripresa nelle high street, grazie al ritorno dei turisti internazionali. E il negozio fisico si conferma centrale per il branding: non solo spazio di vendita, ma luogo di esperienza, relazione e valore aggiunto. I centri commerciali, invece, devono affrontare sfide più complesse. Il format tradizionale è sotto pressione, tra costi in crescita e nuovi modelli di consumo. Ma chi ha saputo trasformarsi in destination center, con food, intrattenimento e servizi, sta registrando performance positive.

Il futuro del retail passa dall’esperienzialità: il semplice acquisto non basta più, servono motivazioni per tornare. Qui la tecnologia gioca un ruolo chiave, con negozi che diventano hub logistici per il ritiro, il reso e l’assistenza post-vendita. Accanto ai centri commerciali, cresce il ruolo dei retail park specializzati. Un settore che in Italia sta registrando numeri interessanti, grazie alla capacità di garantire affitti più sostenibili e una shopping experience più mirata. I segmenti più dinamici? Bricolage, sport, pet, outdoor e food, che intercettano bisogni chiari e meno volatili. In un mercato in evoluzione, questi format dimostrano una resilienza superiore ai modelli più generalisti. Intanto, l’attenzione degli investitori si sposta sempre più sulla rigenerazione urbana. Non si costruisce più ex novo, si riqualifica. Il retail real estate si muove verso progetti di recupero, valorizzazione di edifici esistenti e adattamento ai nuovi standard Esg. Materiali innovativi, efficienza energetica, certificazioni green stanno diventando fattori determinanti per attrarre capitali e rispondere a una domanda più consapevole. Il retail fisico non è morto, ha solo cambiato pelle.

L’eCommerce ha ridefinito il gioco, ma non ha eliminato la necessità di luoghi fisici. Anzi, il negozio diventa sempre più un asset strategico all’interno di un ecosistema omnicanale, integrato con il digitale e pronto a evolversi. Gli investimenti stanno ripartendo, ma con nuove regole, chi resta ancorato al passato rischia di perdere terreno mentre chi sa leggere il mercato e adattarsi alle nuove esigenze avrà un vantaggio competitivo decisivo.

L'articolo Editoriale – Retail reloaded è un contenuto originale di Mark Up.