Ecco cosa farà la Nasa con la capsula Starliner di Boeing
La Crew Dragon di SpaceX è rientrata sulla terra con gli astronauti Williams e Wilmore, partiti con Starliner lo scorso giugno e bloccati sulla Iss da allora. Ora la Nasa sta valutando le opzioni per un altro volo di prova della navetta di Boeing

La Crew Dragon di SpaceX è rientrata sulla terra con gli astronauti Williams e Wilmore, partiti con Starliner lo scorso giugno e bloccati sulla Iss da allora. Ora la Nasa sta valutando le opzioni per un altro volo di prova della navetta di Boeing
Sono finalmente tornati sulla terra, dopo oltre nove mesi, gli astronauti della Nasa Suni Williams e Butch Wilmore partiti con la missione inaugurale di Starliner lo scorso giugno.
Martedì gli astronauti sono rientrati con la missione Dragon di SpaceX dopo essere partiti con la navetta di Boeing. Dovevano sostare sulla Stazione spaziale internazionale (Iss) appena 8 giorni, ma a causa di problemi tecnici con la navicella spaziale di Boeing, hanno dovuto “strappare un passaggio” per il rientro a casa a una navicella di SpaceX, l’azienda aerospaziale di Elon Musk.
Ora la capsula di Boeing potrebbe dover effettuare un terzo volo di prova senza equipaggio prima di trasportare di nuovo astronauti, secondo i funzionari della Nasa.
I problemi tecnici nella missione di debutto con equipaggio della Starliner rappresentano solo l’ultimo ostacolo, e il più visibile finora, nello spinoso sviluppo da parte della Boeing di una navicella spaziale che è costata al gigante aerospaziale oltre 2 miliardi di dollari, osserva Reuters.
Dopo cinque rinvii, e nonostante nuovi problemi rilevati durante il volo, la prima missione con equipaggio di Starliner dello scorso 5 giugno aveva rappresentato un passo cruciale per il gigante aerospaziale e per la Nasa. Dopo aver già raggiunto la Iss una volta nel 2022 senza equipaggio a bordo, l’obiettivo era dimostrare che Starliner è sicuro per iniziare le operazioni regolari come nuovo “taxi spaziale” della Nasa, alternativo alle navette Dragon di SpaceX di Elon Musk.
La Crew-10 di SpaceX è arrivata sulla Iss il 16 marzo per dare il cambio agli astronauti della Crew-9, e la Crew-11 dovrebbe partire quest’estate, forse già a luglio.
Secondo Space.com, la società di Elon Musk potrebbe persino inviare Crew-12 in cielo prima che Starliner trasporti di nuovo astronauti, perché Nasa e Boeing stanno ancora pianificando i prossimi passi della nuova capsula.
Tutti i dettagli.
IL RIENTRO DEI DUE ASTRONAUTI NASA
Si è concluso il 18 marzo al largo della costa della Florida l’ammaraggio della capsula Crew Dragon “Freedom” di SpaceX con a bordo anche il loro collega della Nasa, Nick Hague, e il cosmonauta di Roscosmos, Aleksandr Gorbunov che l
Il viaggio di rientro è durato 17 ore. Williams e Wilmore erano rimasti bloccati sulla Iss a causa di problemi tecnici alla Starliner, la navetta con la quale erano arrivati sulla Stazione spaziale il 6 giugno 2024. La prima missione con equipaggio di Starliner doveva essere il suo test finale prima di poter iniziare i voli di routine degli astronauti per la Nasa, che si affida al velivolo Crew Dragon di SpaceX.
Invece, il 24 agosto, l’agenzia ha deciso di riportare a casa la Starliner senza equipaggio, cosa che è avvenuta senza incidenti il 6 settembre nel deserto del New Mexico.
CHE NE SARÀ DELLA NAVETTA STARLINER
Qual è dunque il futuro della navicella spaziale sviluppata da Boeing?
Per ottenere una certificazione Nasa a lungo ricercata per i voli di routine, il velivolo potrebbe aver bisogno di una missione di prova senza equipaggio extra che sarebbe la sua quarta in assoluto, dopo aver effettuato due test senza equipaggio nel 2019 e nel 2022.
“Stiamo valutando alcune opzioni per Starliner, se necessario, di farlo volare senza equipaggio”, ha detto ai giornalisti martedì sera Steve Stich, capo del Commercial Crew Program della Nasa che supervisiona lo sviluppo di Starliner, ripreso da Reuters. “Quando guardiamo al futuro, ciò che vorremmo fare è quel volo, e poi passare a un volo di rotazione dell’equipaggio”. “Valuteremo tutte queste cose man mano che ci saremo lasciati alle spalle i test e le analisi”, ha aggiunto Stich.
“La cosa che dobbiamo consolidare e testare è il sistema di propulsione nel modulo di servizio”, ha spiegato Stich. “Dobbiamo assicurarci di poter eliminare le perdite di elio, eliminare i problemi di propulsione del modulo di servizio che abbiamo avuto durante l’attracco”.
IL VIAGGIO INAUGURALE DELLA NAVICELLA BOEING
Tornando al 5 giugno 2024, il volo di Starliner ha segnato “solo il sesto viaggio inaugurale di una navicella spaziale con equipaggio nella storia degli Stati Uniti, aveva osservato l’allora amministratore della Nasa Bill Nelson in una conferenza stampa di maggio 2024. “È iniziato con Mercury, poi con Gemini, poi con Apollo, lo space shuttle, poi Dragon (di SpaceX) e ora Starliner”, aveva aggiunto Nelson.
Da quando ha ripreso i voli con equipaggio in orbita dal suolo americano nel 2020, nove anni dopo la fine del programma dello space shuttle, l’agenzia spaziale statunitense ha dovuto fare affidamento esclusivamente sui razzi Falcon 9 e sulle capsule Crew Dragon della società privata SpaceX del miliardario Musk.
LA CONCORRENZA CON SPACEX
Undici anni fa, la Nasa ha ordinato infatti due nuovi veicoli a Boeing e SpaceX per trasportare i suoi astronauti sulla Iss.
Mentre SpaceX opera come taxi spaziale già da cinque anni, il programma di Boeing è in ritardo. “Quando Starliner completerà il suo prossimo volo, Boeing avrà raggiunto l’obiettivo della Nasa di avere due veicoli commerciali per il trasporto degli astronauti”, aveva dichiarato Boeing in una nota.
LE RICADUTE PER LA NASA
“Quando Starliner sarà certificato, gli Stati Uniti disporranno di due sistemi per il trasporto di esseri umani sulla Iss, cosa che nessun altro Paese ha”, aveva sostenuto l’anno scorso Jim Free, amministratore associato della Nasa.
Fino a quel momento infatti l’agenzia statunitense dipendeva dal missile russo Soyuz. La Nasa spendeva più di 80 milioni di dollari per far volare un suo astronauta alla Iss. Con Crew Dragon e Starliner gli Stati Uniti si sono affrancati dalle capacità di volo spaziale della Russia. E fino a oggi la capsula di SpaceX ha effettuato ben 11 missioni con astronauti per la Nasa, tra cui il volo di prova con equipaggio nel 2020, mentre al momento il futuro di Starliner sembra incerto.
IL PESO DI STARLINER SUI CONTI DI BOEING
Ma cosa farà Boeing?
“Vedo un impegno da parte della Boeing a continuare il programma. Si sono resi conto di avere un veicolo importante e noi eravamo molto vicini ad avere la capacità che vorremmo mettere in campo” ha spiegato Stich.
Non va dimenticato che il colosso aerospaziale ha segnalato addebiti sui guadagni di oltre mezzo miliardo di dollari su Starliner nel 2024, con addebiti cumulativi per la durata del programma di poco più di 2 miliardi di dollari.