È morto Guido Alpa, "maestro del diritto civile"
Lo rende noto il Consiglio nazionale forense sottolineando che la sua scomparsa "lascia un vuoto enorme nella comunità giuridica italiana e internazionale. Alpa, aggiunge il Cnf, "è stato un insigne maestro del diritto civile, un avvocato di straordinaria competenza e un punto di riferimento per intere generazioni di giuristi. Il Consiglio nazionale forense gli deve molto per il suo impegno e la sua dedizione, avendolo avuto come presidente e componente per oltre vent'anni"

Era uno dei massimi giuristi italiani e fra i maggiori civilisti a livello internazionale, e da docente universitario e avvocato, come amava ricordare, ha speso la "vita al servizio del diritto": Guido Alpa, che tanti studenti di giurisprudenza conosco anche solo per il "Manuale di diritto privato", continuamente ristampato dalla casa editrice Cedam, è morto oggi all'età di 77 anni in una clinica a Genova. Titolare di uno dei più affermati studi legali della Capitale, dove lavorò anche il futuro presidente del Consiglio Giuseppe Conte ("ma non sono stato né il suo mentore, né il suo maestro", ha detto in un'intervista), alla professione forense - procuratore legale iscritto all'Albo del distretto di Genova dal 1974, avvocato dal 1980 e avvocato patrocinante in Cassazione dal 1984 - Alpa ha affiancato una prestigiosa carriera accademica. Era professore emerito di diritto civile dell'Università di Roma 'La Sapienza' e presidente emerito del Consiglio nazionale forense, di cui è stato componente dal 1995, vicepresidente dal 2001 al 2004 e infine presidente dal 2004 al 2015.