Disagi a Heathrow: a chi spettano i rimborsi. La Brexit complica tutto
Il blackout che ha colpito l’aeroporto di Heathrow, uno dei più trafficati d’Europa, ha causato enormi disagi per migliaia di passeggeri, con voli cancellati e deviati verso altri scali. Tuttavia, dal punto di vista economico, è importante sapere che, essendo l’incendio alla centrale elettrica una circostanza eccezionale e imprevedibile, le compagnie aeree non sono responsabili […] L'articolo Disagi a Heathrow: a chi spettano i rimborsi. La Brexit complica tutto proviene da Economy Magazine.

Il blackout che ha colpito l’aeroporto di Heathrow, uno dei più trafficati d’Europa, ha causato enormi disagi per migliaia di passeggeri, con voli cancellati e deviati verso altri scali. Tuttavia, dal punto di vista economico, è importante sapere che, essendo l’incendio alla centrale elettrica una circostanza eccezionale e imprevedibile, le compagnie aeree non sono responsabili per il disservizio. Di conseguenza, i passeggeri non avranno diritto a risarcimenti monetari, come i consueti rimborsi tra i 250 e i 600 euro previsti per i disagi causati da cause sotto il controllo delle compagnie.
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I diritti dei passeggeri
Nonostante ciò, i passeggeri hanno comunque diritti economici in termini di assistenza e riprotezione. Secondo il regolamento europeo 261, le compagnie aeree sono obbligate a offrire assistenza durante il tempo di attesa, che può includere pasti, bevande e, se necessario, pernottamenti, con il relativo trasferimento da e verso l’hotel. Spesso, però, le compagnie non adempiono a queste obbligazioni, lasciando i passeggeri a dover affrontare le spese direttamente. In tal caso, è consigliabile raccogliere tutte le ricevute, in modo da poter richiedere un rimborso successivo.
Il trasferimento su un altro volo
In termini di riprotezione, i passeggeri hanno diritto a essere trasferiti su un altro volo o, in alternativa, a ricevere il rimborso integrale del biglietto. Se le compagnie non offrono soluzioni praticabili o se il passeggero preferisce cercare autonomamente un volo alternativo, è possibile richiedere il rimborso della differenza, purché sia stata avviata una comunicazione scritta con la compagnia.
La Brexit complica il caso
Infine, la Brexit complica ulteriormente la questione. I voli in partenza dal Regno Unito non sono più automaticamente coperti dalle normative europee, ma restano tutelati i passeggeri che viaggiano su compagnie aeree europee. Per i voli operati da compagnie britanniche, come British Airways, i diritti dei passeggeri sono soggetti alla normativa del Regno Unito, che, seppur simile, potrebbe non offrire la stessa protezione economica delle leggi europee.
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