Dis-Coll 2025: tutte le informazioni utili sull'indennità
lentepubblica.it A partire dal 2025, l’indennità di disoccupazione destinata ai collaboratori, nota come Dis-Coll, sarà interessata da un incremento degli importi massimi erogabili. Questa variazione, dovuta all’adeguamento annuale all’inflazione, mira a garantire un supporto economico più adeguato a chi ha perso il lavoro in modo involontario. L’aggiornamento segue il modello applicato ad altre forme di tutela […] The post Dis-Coll 2025: tutte le informazioni utili sull'indennità appeared first on lentepubblica.it.

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A partire dal 2025, l’indennità di disoccupazione destinata ai collaboratori, nota come Dis-Coll, sarà interessata da un incremento degli importi massimi erogabili.
Questa variazione, dovuta all’adeguamento annuale all’inflazione, mira a garantire un supporto economico più adeguato a chi ha perso il lavoro in modo involontario.
L’aggiornamento segue il modello applicato ad altre forme di tutela come la Naspi, prevedendo una rivalutazione periodica legata alle variazioni economiche. È importante sottolineare che il nuovo metodo di calcolo interesserà esclusivamente le prestazioni che verranno liquidate nel 2025, senza modificare gli importi già in pagamento prima di questa data.
Chi può beneficiare della Dis-Coll
La Dis-Coll è rivolta ai Co.Co.Co, ovvero chi svolge attività di collaborazione coordinata e continuativa ed è iscritto alla Gestione separata INPS. Per ottenere l’indennità, il collaboratore, in stato di disoccupazione volontaria, non deve essere titolare di pensione né possedere una partita IVA attiva al momento della domanda.
L’accesso a questa forma di tutela è garantito anche a chi presta servizio presso la Pubblica Amministrazione, purché in possesso dei criteri richiesti.
Sono invece esclusi dalla possibilità di richiedere la Dis-Coll:
- amministratori di enti o società;
- sindaci e revisori di società;
- membri di associazioni o enti, a prescindere dal fatto che siano o meno dotati di personalità giuridica.
Criteri per richiedere l’indennità
Per accedere alla Dis-Coll è necessario soddisfare due condizioni essenziali:
- essere disoccupati, a seguito di una cessazione involontaria del rapporto di lavoro;
- aver maturato almeno un mese di contribuzione nell’arco di tempo che va dal 1° gennaio dell’anno precedente alla data di cessazione fino al giorno stesso della perdita del lavoro.
Modalità di calcolo dell’indennità
L’ammontare dell’indennità viene calcolato considerando il reddito imponibile ai fini previdenziali, in base ai contributi versati nell’anno solare in cui si è verificata la cessazione dell’attività lavorativa e nell’anno precedente. La somma ottenuta viene suddivisa per il totale dei mesi di contribuzione maturati.
Dal 2025, il calcolo della prestazione prevede:
- un’indennità pari al 75% della media mensile delle retribuzioni, se questa non supera i 1.436,61 euro;
- un’integrazione del 25% sulla parte eccedente tale soglia, fino al limite massimo di 1.562,82 euro al mese.
Per fare un esempio pratico, un lavoratore con un reddito imponibile di 1.800 euro avrà diritto al 75% di 1.615,00 euro, pari a 1.211,25 euro. Sulla parte eccedente, ossia 185,00 euro, si applicherà il 25%, ottenendo così 46,25 euro aggiuntivi. L’importo totale della Dis-Coll sarà quindi di 1.257,50 euro al mese.
A partire dal 151° giorno di erogazione, la somma percepita subirà una riduzione del 3% ogni mese.
Copertura contributiva
Oltre al sussidio economico, la Dis-Coll prevede anche il riconoscimento della contribuzione figurativa, calcolata sulla base del reddito mensile. Tuttavia, è previsto un tetto massimo di riferimento, che nel 2025 sarà fissato a 1,4 volte l’importo massimo della prestazione.
Considerando che il limite della Dis-Coll per il 2025 sarà di 1.562,82 euro, la contribuzione figurativa sarà garantita fino a un massimo di 2.187,95 euro di reddito imponibile mensile.
Durata dell’erogazione
Il periodo di fruizione della Dis-Coll è proporzionale ai mesi di contribuzione maturati tra il 1° gennaio dell’anno precedente alla cessazione e il momento in cui il rapporto di lavoro è terminato.
Nel conteggio vengono inclusi anche i mesi parziali relativi alla collaborazione. Tuttavia, indipendentemente dai contributi maturati, la durata dell’indennità non potrà superare i 12 mesi.
Scadenze e modalità di presentazione della domanda
La data di decorrenza della Dis-Coll varia in base a quando viene inoltrata la richiesta:
- se la domanda è presentata entro otto giorni dalla cessazione del contratto, l’indennità parte dall’ottavo giorno successivo alla perdita del lavoro;
- se la domanda viene inoltrata dopo l’ottavo giorno, l’erogazione avrà inizio dal giorno successivo alla presentazione della richiesta;
- se il lavoratore si trova in maternità o è ricoverato in ospedale, la decorrenza dell’indennità inizierà dall’ottavo giorno successivo alla fine di tale periodo, a condizione che la domanda venga presentata mentre si è ancora in maternità o ricovero;
- se la richiesta viene inoltrata dopo la maternità o il ricovero, ma entro i termini di legge, l’erogazione partirà dal giorno successivo alla domanda.
Per non perdere il diritto all’indennità, la richiesta deve essere inoltrata entro 68 giorni dalla cessazione del rapporto di collaborazione.
Le modalità per presentare domanda sono esclusivamente telematiche, attraverso i seguenti canali:
- portale INPS, utilizzando l’apposita piattaforma online DsWeb;
- Contact Center INPS, chiamando il numero gratuito 803 164 da rete fissa o il numero 06 164 164 da rete mobile;
- patronati o intermediari autorizzati.
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