David Parenzo contro l’esibizione dei Patagarri al Concertone: “Raccapricciante, hanno storpiato una canzone ebraica per propaganda pro Pal”

Il giornalista David Parenzo attacca i Patagarri dopo la loro esibizione al concerto del Primo Maggio, il tradizionale live che si tiene in piazza San Giovanni a Roma in occasione della Festa del Lavoro. La band, nota per la sua partecipazione a X Factor, ha utilizzato Hava Nagila, un brano della tradizione ebraica, per mandare […]

Mag 2, 2025 - 12:00
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David Parenzo contro l’esibizione dei Patagarri al Concertone: “Raccapricciante, hanno storpiato una canzone ebraica per propaganda pro Pal”

Il giornalista David Parenzo attacca i Patagarri dopo la loro esibizione al concerto del Primo Maggio, il tradizionale live che si tiene in piazza San Giovanni a Roma in occasione della Festa del Lavoro. La band, nota per la sua partecipazione a X Factor, ha utilizzato Hava Nagila, un brano della tradizione ebraica, per mandare un messaggio pro Palestina sul palco intonando il coro: “Free Palestine, Palestina libera”. “Finché ogni popolo non sarà libero di autodeterminarsi e di vivere in pace, non potremo essere allegri” ha affermato il cantante sul palco. Un’esibizione che non è piaciuta al giornalista David Parenzo, che ha scritto sul suo profilo X: “Confesso che prima di oggi non avevo la minima idea di chi fossero i Patagarri, poi ho ascoltato la loro ‘performance’ in Piazza San Giovanni per il concerto del 1 Maggio e, ferma restando la loro libertà di dire e cantare quello che vogliono, rivendico la mia libertà di dire loro che prendere una nota canzone ebraica e storpiarla con una bieca propaganda pro Pal e contro Israele è semplicemente raccapricciante!”.

L’esibizione era stata criticata anche dalla comunità ebraica con il presidente della Comunità ebraica di Roma, Victor Fadlu, che ha commentato: “Appropriarsi della nostra cultura, delle melodie a noi più care, per invocare la nostra distruzione, è ignobile. C’è qualcosa di davvero sinistro, macabro, nell’esibizione dei Patagarri”. Intercettati nel backstage, invece, i componenti della band hanno dichiarato: “Ci sembrava assurdo venire qui senza un messaggio politico e in tutela di persone più sfortunate di noi”.

 

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