Curling, Italia imbattibile! Successi assoluti e junior, gli azzurri un’eccellenza del doppio misto!

Quanto compiuto nell’ultimo mese dall’Italia del curling merita un approfondimento e un ritorno, perché “sapere” e “capire” sono due concetti distinti. Non basta leggere e apprendere per comprendere. La sapienza è la base della comprensione, ma questa va costruita. Un conto è il nozionismo, che può essere acquisito da chiunque con un po’ di attenzione; […]

Mag 13, 2025 - 13:24
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Curling, Italia imbattibile! Successi assoluti e junior, gli azzurri un’eccellenza del doppio misto!

Quanto compiuto nell’ultimo mese dall’Italia del curling merita un approfondimento e un ritorno, perché “sapere” e “capire” sono due concetti distinti. Non basta leggere e apprendere per comprendere. La sapienza è la base della comprensione, ma questa va costruita. Un conto è il nozionismo, che può essere acquisito da chiunque con un po’ di attenzione; un altro paio di maniche è la cultura, in questo caso sportiva, conseguibile solo analizzando cum grano salis gli avvenimenti.

Non v’è dubbio che, sino alla metà di aprile, la stagione del culing tricolore sia stata deludente. Sia la squadra maschile che quella femminile hanno tenuto un rendimento inferiore rispetto al fulgido 2023-2024. Poi è arrivata la primavera e, con essa, risultati strepitosi. Il movimento azzurro ha vinto i Mondiali junior maschili, i Mondiali di doppio misto e i Mondiali junior di doppio misto.

Già il successo giovanile fra gli uomini ha rappresentato una dinamica epocale, perché la manifestazione è stata istituita nel 1975 e mai si erano viste rappresentative tricolori issarsi sul gradino più alto del podio. Era arrivato l’argento del 2024, conseguito da una squadra con tre elementi poi fregiatisi del metallo più pregiato quest’anno (Andrea e Stefano Gilli, Francesco Vigliani). A essi si sono aggiunti i gemelli Cesare e Stefano Spiller.

Quest’ultimo ha poi fatto il bis in doppio misto, ed è su questa situazione e su questa branca che vale la pena di soffermarsi, partendo dal settore giovanile. I Mondiali junior di doppio misto sono nati quest’anno, dunque non vi era alcun precedente. Pronti, via e Stefano Spiller compie subito un’impresa che potrà solo essere eguagliata. Quella di vincere, nella stessa stagione, l’oro iridato nel curling canonico e nel mixed doubles.

Quanto realizzato dal diciannovenne valtellinese è davvero notevole. Imporsi in entrambe le manifestazioni iridate giovanili nella medesima annata agonistica rappresenterà il non plus ultra dell’ambito junior. Primo perché non è banale per la stessa nazione primeggiare in due Mondiali su tre; secondo perché le opportunità a livello giovanile sono per definizione ridotte. Dalla categoria junior si esce in fretta e si entra in quella assoluta. Quindi, “chapeau” a Stefano, destinato a diventare un punto di riferimento per tutti i giovani del futuro che ambiranno a una doppietta tremendamente difficile da realizzare.

A proposito di doppiette, ma di altro tenore. Si è già scritto di come Stefania Constantini e Amos Mosaner siano diventati la prima coppia a fregiarsi sia dell’oro olimpico che dell’oro mondiale. Anzi, l’Italia è diventata proprio la prima nazione ad affiancare i due successi. Non ce l’hanno fatta superpotenze quali Canada, Svezia, Scozia e Svizzera.

Se aggiungiamo questa situazione al fatto che il movimento azzurro abbia vinto la prima edizione di sempre dei Mondiali junior di doppio misto, si può passare dal “sapere” al “capire” cos’è realmente accaduto tra Fredericton ed Edmonton in questo mese di maggio.

Signore e signori, nel contesto del doppio misto l’Italia sta arrivando per prima in ogni dove. Primo Paese a completare il double Olimpiadi-Mondiali e primo Paese a vincere il Mondiale junior, peraltro con ruolini di marcia perfetti (Constantini/Mosaner sono imbattuti da 22 partite consecutive; Grande/Spiller hanno a loro realizzato un percorso netto con 9 su 9).

Insomma, sarà anche una sorta di spin-off del curling vero e proprio, ma il mixed double ha assunto dignità olimpica dal 2018. È quindi nell’empireo sportivo e, in questo empireo, il movimento azzurro si distingue marcatamente.

Si parla parecchio, talvolta a sproposito, di “eccellenze italiane”, abusando del termine e svuotandolo di significato. Viceversa, nel doppio misto di curling, l’Italia è eccellente per davvero. Con buona pace di chi il curling lo ha inventato (Scozia), e di chi lo ha reso grande a livello economico (Canada).