Cresce la propensione al risparmio delle famiglie ma cala il profitto delle imprese | L’analisi dell’Istat

Nel 2024, secondo i dati del rapporto ISTAT sui conti nazionali per settore istituzionale 1995-2024, il reddito disponibile delle famiglie consumatrici a prezzi correnti è aumentato del 2,7% (+5,0% nel 2023), pari ad un incremento di 35,2 miliardi. Prosegue a ritmi più contenuti la crescita dei prezzi determinando un aumento dell’1,3% del loro potere d’acquisto, […] L'articolo Cresce la propensione al risparmio delle famiglie ma cala il profitto delle imprese | L’analisi dell’Istat proviene da Osservatorio Riparte l'Italia.

Apr 11, 2025 - 09:47
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Cresce la propensione al risparmio delle famiglie ma cala il profitto delle imprese | L’analisi dell’Istat
REPORT_CONTI_ISTITUZIONALI_2025

Nel 2024, secondo i dati del rapporto ISTAT sui conti nazionali per settore istituzionale 1995-2024, il reddito disponibile delle famiglie consumatrici a prezzi correnti è aumentato del 2,7% (+5,0% nel 2023), pari ad un incremento di 35,2 miliardi. Prosegue a ritmi più contenuti la crescita dei prezzi determinando un aumento dell’1,3% del loro potere d’acquisto, ossia il reddito disponibile espresso in termini reali, che non aveva subito variazioni nel 2023.

La dinamica meno sostenuta della spesa per consumi finali delle famiglie (+1,7%, +21,3 miliardi), rispetto al reddito disponibile, ha determinato nel 2024 una ripresa della quota di reddito destinata al risparmio. La propensione al risparmio delle famiglie è passata dall’8,2% del 2023 al 9,0% del 2024.

Il valore aggiunto delle società non finanziarie ha registrato nel 2024 una modesta crescita, pari allo 0,9% (+9,0 miliardi), in forte rallentamento rispetto al risultato realizzato nell’anno precedente (+7,5% nel 2023, +72,9 miliardi).

Nel 2024, il consistente aumento dei redditi da lavoro pagati ai dipendenti (+5,6%, +30,7 miliardi) ha determinato una flessione del risultato lordo di gestione delle società non finanziarie, diminuito del 5,2% (+7,8% nel 2023); tale andamento è stato rafforzato dall’aumento del 4,7% delle imposte sulla produzione (-2,0% nel 2023) e dalla diminuzione del 7,5% dei contributi alla produzione (-22,7% nel 2023). Pertanto, il tasso di profitto, calcolato come rapporto fra risultato lordo di gestione e valore aggiunto, si è portato nel 2024 al 43,3%, dal 46,1% dell’anno precedente.

Nel 2024 il valore aggiunto corrente generato dal complesso dell’economia nazionale, valutato ai prezzi base, è aumentato del 2,3% rispetto all’anno precedente, in forte rallentamento rispetto alla dinamica positiva osservata nel precedente biennio (+9,1% nel 2022, +6,7% nel 2023).

Tutti i settori istituzionali hanno registrato dinamiche positive del valore aggiunto, contribuendo in misura abbastanza omogenea alla crescita dell’economia nazionale. Nel 2024 il valore aggiunto delle società non finanziarie è aumentato dello 0,9% rispetto all’anno precedente (+7,5% nel 2023), spiegando 0,5 punti percentuali del tasso di crescita complessivo.

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