Conte: Trump smaschera la propaganda bellicista occidentale
Questa mattina l’attacco dell’eurodeputata del Pd Picierno: “Sulla Russia sintonia ritrovata tra M5S e Lega”. Casini: “Zelensky non merita le parole del presidente Usa”

Roma, 19 febbraio 2025 – "Trump con ruvidezza smaschera tutta la propaganda bellicista dell'Occidente sull'Ucraina e dice una verità che noi del Movimento 5 stelle stiamo dicendo da tre anni, insieme a tutti gli esperti militari, ossia che battere militarmente la Russia era irrealistico. È una verità che pesa come un macigno sulla premier Meloni, che poteva ritagliare per l'Italia un ruolo da protagonista nel negoziato e invece ci ha portato a questo fallimento pur di compiacere le cancellerie internazionali. Io al posto della premier Meloni, di fronte a questa vergogna, a questo fallimento, mi dimetterei". Così il presidente del M5s Giuseppe Conte, al termine di una giornata molto tesa, anche sul fronte politico italiano, per le dichiarazioni del presidente Usa.
Questa mattina un attacco ai pentastellati era partito dall’eurodeputata del Pd Pina Picierno, che – intervistata da Repubblica - ha rilevato come tra Lega e M5s ci sia "una sintonia ritrovata" e i due partiti "si fanno compagnia. Il M5s ha espresso parole inopportune nei riguardi del capo dello Stato Sergio Mattarella".
"Dal governo vedo una grande sottovalutazione della questione russa, forse perché all'interno della maggioranza c'è un partito, la Lega, che è filo-putiniano", afferma Picierno. E per quanto riguarda il M5s "le parole espresse dal capogruppo Cinquestelle Riccardo Ricciardi sono inopportune e sbagliate. Sicuramente M5s e Lega la pensano allo stesso modo".
Secondo l'europarlamentare Pd "M5s vuole un'Europa debolissima tra potenze forti e anche in questo caso sono in ottima compagnia della Lega e dei sovranisti di Orban. Una posizione di retroguardia". E per quanto riguarda la coalizione col partito di Giuseppe Conte "c'è un dibattito dentro il Pd sul perimetro di questa alleanza. Ho letto con interesse la proposta di Dario Franceschini su Repubblica, che parte finalmente dalla presa d'atto che esistono differenze importanti. Un'alleanza non si predica soltanto ma si pratica e ad oggi le distanze tra un Pd europeista e M5s sono molto significative".
Sulle parole del presidente americano oggi è intervenuto anche Pier Ferdinando Casini: "Volodymyr Zelensky non merita le parole di Donald Trump – ha scritto su Facebook –. Le migliaia di caduti a difesa della libertà dell'Ucraina meritano rispetto, prima e oltre le possibili divergenze d'opinione. Zelensky è stato eletto dal suo popolo, tuttora sotto le bombe dei russi, esattamente come Trump è stato eletto dal popolo americano. Nessuna convenienza politica può consentire il silenzio alle persone libere".