Come si legge la bolletta del gas per capire meglio le tariffe

Ecco come leggere esattamente la bolletta del gas e capire cosa si sta pagando, una guida semplice per controllare consumi, tasse, ricalcoli e bonus senza confusione

Mag 7, 2025 - 09:38
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Come si legge la bolletta del gas per capire meglio le tariffe

La volatilità dei mercati energetici continua a influenzare il bilancio delle famiglie per cui capire come si legge una bolletta del gas è diventata una necessità. Tra continui rincari, agevolazioni temporanee e meccanismi di tariffazione sempre più articolati, capire le voci che compongono la bolletta può fare la differenza.

Una lettura fatta bene, infatti, aiuta a capire quanto si paga e perché. Inoltre, dà la possibilità di individuare eventuali errori ma sopratutto di cogliere le migliori opportunità per ottimizzare il proprio budget economico. Ecco dunque una semplice guida che aiuterà a capire meglio la bolletta del gas in modo tale da avere tutto più chiaro.

Cosa contiene la bolletta del gas

La bolletta del gas contiene molte informazioni ed è simile per tutti i fornitori in quanto segue le regole stabilite dall’Autorità che controlla il settore dell’energia. Solitamente è divisa in tre parti principali:

  • la sintesi, un riassunto delle cose più importanti da sapere;
  • il dettaglio, che spiega meglio le voci di spesa e i consumi;
  • le comunicazioni, che contengono avvisi, i messaggi o delle informazioni utili per i clienti.

Partendo dalla prima pagina, in alto a destra solitamente si trovano le seguenti informazioni:

  • il codice cliente, che è il numero identificativo che serve quando si chiama il fornitore per chiedere assistenza;
  • l’intestatario della fornitura, ovvero a chi è intestato il contratto del gas;
  • il numero della bolletta, che identifica quella determinata bolletta insieme alla data di emissione;
  • il periodo di emissione, ovvero da quando a quando è stato consumato il gas;
  • la fornitura, ovvero a quale servizio si riferisce la bolletta, in questo caso al gas;
  • l’indirizzo.

Più in basso si trovano poi:

  • il totale da pagare per quella bolletta;
  • la data di scadenza;
  • la modalità di pagamento.

Solitamente poi in prima pagina compare anche:

  • la data di emissione della successiva bolletta;
  • un piccolo paragrafo nel quale viene spiegato come comunicare l’autolettura.

L’autolettura è utilissima perché alle volte i dati arrivano in ritardo e si rischia di pagare una cifra basata su una stima e non sui consumi reali. In fondo alla prima pagina si trovano infine:

  • le informazioni e i contatti del fornitore come i numeri di telefono e l’e-mail;
  • il numero del pronto intervento guasti e fughe gas che è gratuito e attivo 24 ore su 24.

Come leggere la bolletta del gas

Nella seconda pagina solitamente si trovano i dati relativi alle caratteristiche ovvero:

  • al contratto;
  • al mercato di riferimento;
  • al codice dell’offerta;
  • alla tipologia di cliente;
  • al numero di contratto;
  • alla data in cui è stata stipulata l’offerta;
  • alla data in cui c’è stata l’attivazione del contratto;
  • alla frequenza della fatturazione.

Inoltre ci sono i dati relativi alla fornitura come:

  • la data di attivazione della fornitura;
  • il codice punto consegna Remi che indica il punto in cui il gas viene consegnato alla società di distribuzione da parte della società di trasporto;
  • il codice punto riconsegna Pdr che indica il punto preciso in cui avviene la consegna del gas a un determinato cliente;
  • la tipologia di uso;
  • la tipologia del contatore;
  • il numero del contatore;
  • il consumo annuo.

Sempre nella seconda pagina ci sono anche i dati relativi alla lettura come l’ultima bolletta rilevata in precedenza o l’autolettura effettuata.

Ci sono poi gli importi divisi per:

  • la spesa per la materia gas naturale;
  • la spesa per la distribuzione e il trasporto del gas naturale e per la gestione del contatore;
  • la spesa per gli oneri di sistema;
  • le altre partite come imposta e Iva;
  • il totale imposte e Iva;
  • la base imponibile al netto di Iva;
  • il totale gas.

Le 4 voci principali da considerare

Le principali voci da considerare quando si legge una bolletta del gas sono 4 ovvero quella della materia energia che comprende tutte le spese sostenute dal fornitore per acquistare e rivendere ai clienti finali il gas naturale.

Le altre spese da considerare sono poi:

  • quelle per il trasporto e la gestione del contatore;
  • quelle per gli oneri di sistema;
  • le imposte ovvero le accise e l’Iva.

Per sapere quanto si sta pagando al metro cubo per il gas, bisognerà fare il rapporto tra la voce spesa per la materia e il consumo. Tali dati si troveranno in bolletta.

La materia prima gas

Per capire quanto si paga la bolletta del gas è importante sapere, come detto, quali sono le voci di spesa che la compongono. La più importante è sicuramente quella per la materia gas naturale che indica il costo del gas che si usa in casa.

Il prezzo è formato da una quota fissa che si paga ogni anno anche se si consuma poco e una quota variabile che dipende da quanto gas si usa. Si calcola in euro per ogni metro cubo di gas. Tale voce, come spiega l’Arera, copre tutte le attività che servono per portare il gas fino alla propria dimora.

Nel caso di clienti vulnerabili, invece, il prezzo complessivo comprende:

  • la componente materia prima gas (Cmem);
  • il costo per portare il gas ovvero l’approvvigionamento (Ccr);
  • il costo per il servizio clienti e la gestione (Qvd).

Spesa per la gestione del contatore e per il trasporto

La spesa per il trasporto e la gestione del contatore è una tariffa che viene aggiornata ogni trimestre ed è composta da:

  • una quota fissa in euro all’anno;
  • una quota energia in euro in smc.

Essa comprende:

  • il trasporto del gas fino all’abitazione;
  • il lavoro effettuato per leggere, controllare e mantenere il contatore;
  • gli altri costi legati alla rete del gas e al servizio clienti.

Spesa per oneri di sistema

La spesa per oneri di sistema si riferisce alle tariffe aggiornate in corrispondenza del fabbisogno per la copertura degli oneri che di solito sono rivisti ogni tre mesi. Il prezzo è formato da:

  • una quota fissa;
  • una quota energia.

Tali oneri servono a coprire le spese utili per far funzionare bene il servizio in generale. Chi fa parte del servizio di tutela ai vulnerabili, in tale voce troverà anche:

  • il Re che è il denaro usato per aiutare a risparmiare energia;
  • l’Ug2 che sono i soldi che aiutano i fornitori a coprire i costi per gestire i clienti;
  • l’Ug3 per il recupero oneri di morosità per gli esercenti i servizi di ultima istanza.

Ricalcoli, voce altre partite e bonus sociale

La voce “ricalcoli non compare sempre nella bolletta del gas. Viene infatti inserita solo quando la fattura viene rielaborata perché c’è stato ad esempio un errore come il malfunzionamento del contatore che ha portato ad una lettura sbagliata o sono cambiati i prezzi da applicare.

Anche la voce “altre partite” si trova solo su alcune bollette e serve per segnalare rimborsi o costi che non rientrano nelle spese normali come ad esempio gli interessi per un ritardo nel pagamento o il deposito cauzionale da pagare o da restituire.

Nella bolletta del gas compare anche la voce “bonus bollette” ma solo per chi ne ha diritto. Si tratta di uno sconto previsto per aiutare le famiglie in difficoltà e indica la somma che viene scalata dalla bolletta grazie a tale aiuto.

Imposte

Tra le voci di spesa, infine, c’è quella delle imposte che comprendono:

  • le accise che sono tasse che si pagano in base al quantitativo di gas consumato, più si consuma e più si paga;
  • l’addizionale regionale che è una tassa decisa dalla propria regione nei limiti fissati dalla legge che si applica alla quantità di gas consumato;
  • l’Iva che si applica sul totale della bolletta.