Come Salvini sta plasmando la Lega

Mosse e nomine di Salvini ai vertici della Lega. La nota di Sacchi.

Mag 16, 2025 - 13:18
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Come Salvini sta plasmando la Lega

Mosse e nomine di Salvini ai vertici della Lega. La nota di Sacchi

Il vero vincitore anche della nuova tornata di nomine dei vicesegretari, con dentro per la prima volta un ex generale, Roberto Vannacci, recordman di preferenze alle Europee, e una donna, Silvia Sardone, anche lei europarlamentare, seconda per preferenze a Vannacci, è sempre Matteo Salvini. Che, ancora una volta, sulla scia del congresso di Firenze, dove è stato confermato segretario federale per acclamazione, ridisegna la sua Lega per le sfide del futuro. A cominciare dall’immediato anche con gli alleati della maggioranza sulla pace fiscale, insieme con il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti.

Salvini, dunque, nel consiglio federale svoltosi ieri alla Camera con le nuove nomine di vicesegretari per Vannacci e Sardone che si affiancano agli altri due vicesegretari, Alberto Stefani e Claudio Durigon, ridisegna la sua Lega. A dispetto di chi aveva ipotizzato soprattutto per Vannacci rivolte interne di qualche imprecisata base. Protesta solo Paolo Grimoldi, ex segretario della Lega lombarda, espulso, ora cofondatore del “Patto del Nord”, che parla di “militanti umiliati” dalla nomina dell’ex generale.

Con Vannacci vicesegretario è evidente che Salvini mette la Lega al riparo dalla possibilità ora spazzata via di qualche nuovo movimento sovranista alla sua destra, rafforza l’identità sovranista nel momento in cui Giorgia Meloni con FdI e i suoi Conservatori è più frenata in un ruolo istituzionale, di “centro”, se così possiamo definirlo. Con la conferma al vertice di Via Bellerio del trentenne veneto Stefani, che potrebbe succedere a Luca Zaia come candidato alle Regionali, Salvini ribadisce il valore delle radici del Nord declinate con le nuove leve giovanili. Mentre la conferma del laziale Claudio Durigon, responsabile del centro-Sud, significa anche la conferma del progetto di Lega nazionale.

Con Sardone poi c’è la novità della prima donna vicesegretario. Un ruolo apicale all’orizzonte per Andrea Crippa che lascia il suo posto da vicesegretario a Sardone, poiché a norma di statuto i vicesegretari che sono quattro non possono essere più di uno per regione. E Crippa è anche lui lombardo. Il trentenne di Monza, salviniano doc, fedelissimo del leader, secondo indiscrezioni, potrebbe essere il coordinatore delle segreterie regionali, un ruolo nuovo, simile a quello che una volta era ricoperto da Roberto Calderoli, oppure potrebbe far parte di una segreteria politica, un nuovo organismo. Comunque sia, afferma Salvini: “Crippa ha fatto e sta facendo un ottimo lavoro, lo ringrazio. Continuerà ad essere al mio fianco con un ruolo rilevante, per il bene della Lega”.

Intanto, all’orizzonte ci sono le nuove sfide anche dentro il governo della pace fiscale e delle amministrative. In particolare sul terzo mandato, dopo aver dovuto incassare la sentenza della Consulta sulla legge campana, che impedirà anche a Zaia di ricandidarsi, Salvini dice chiaramente di augurarsi che il governo non impugni anche la legge del Trentino, attualmente governato dal leghista Maurizio Fugatti, che rende possibile il terzo mandato. Quanto alla pace fiscale, per la Lega – fa sapere una nota – “resta un obiettivo concreto e irrinunciabile. Per questo l’assemblea ha dato pieno mandato a Salvini e al responsabile di Via XX Settembre per discuterne con gli alleati”. ” L’obiettivo – spiega la nota – ovviamente, è tutelare chi ha ricevuto delle cartelle pur essendo in buonafede: nessuna tolleranza per i grandi evasori”.