Che cosa si muove su Fincantieri
La compagnia crocieristica britannica affida Fincantieri le prime navi di nuova costruzione per un ordine da oltre 2 miliardi. A Piazza Affari salgono le azioni del gruppo navale (+4%), intanto l'analista Aresu si interroga sul futuro di Fincantieri alla luce di come si svilupperà la relazione con gli Stati Uniti

La compagnia crocieristica britannica affida Fincantieri le prime navi di nuova costruzione per un ordine da oltre 2 miliardi. A Piazza Affari salgono le azioni del gruppo navale (+4%), intanto l’analista Aresu si interroga sul futuro di Fincantieri alla luce di come si svilupperà la relazione con gli Stati Uniti
A distanza di sette anni Tui sceglie di nuovo Fincantieri per una maxi commessa.
Il colosso della cantieristica navale di Trieste e Tui hanno firmato un Memorandum of Agreement (MoA) per la progettazione e costruzione di due nuove navi da crociera destinate al brand Marella Cruises.
Il valore della commessa, soggetta a finanziamento e ad altri termini e condizioni tipici di questo tipo di contratti, è stato definito come “molto importante” (che nel comparto crocieristico è rappresentato da un accordo del valore superiore a 2 miliardi di euro) e, a quanto si apprende, si aggira a “circa 2,5 miliardi”, rileva Radiocor.
Come ricorda la nota del gruppo guidato da Pierroberto Folgiero, “Fincantieri vanta già una solida collaborazione con TUI Cruises, joint venture tra TUI AG e Royal Caribbean Cruises”. Era il 2018 infatti quando Fincantieri ha ricevuto da TUI Cruises un ordine per la realizzazione di due navi da crociera di nuova concezione a propulsione a gas (Liquid Natural Gas – LNG).
E proprio lo scorso febbraio, il gruppo navale di Trieste ha consegnato “Mein Schiff Relax”, la prima di due navi da crociera della classe InTUItion di nuova concezione dual-fuel (Gas Naturale Liquefatto – LNG e Marine Gas Oil – MGO). La seconda unità, “Mein Schiff Flow”, è attualmente in costruzione presso il cantiere di Monfalcone e sarà consegnata nel 2026.
A Piazza Affari le azioni di Fincantieri salpano con il +4% a 10,36 euro alle 16.10, posizionandosi tra i migliori titoli del FTSE MidCap.
Nel frattempo Intesa incrementa target price e conferma Buy sul titolo Fincantieri. Focus sul piano di riarmo europeo, ma soprattutto le nuove opportunità ventilate dagli Stati Uniti nel campo della crocieristica militare.
Tutti i dettagli.
LA MAXI COMMESSA DA TUI
Questo accordo, prosegue la nota, rappresenta una tappa fondamentale per Marella Cruises, che per la prima volta intraprende la costruzione di nuove unità navali, scegliendo Fincantieri come partner strategico per guidare questa evoluzione. Allo stesso tempo, l’intesa segna l’inizio di una nuova collaborazione per Fincantieri, che arricchisce il proprio portafoglio clienti con un nuovo marchio nel settore crocieristico. Le navi saranno progettate su misura per il mercato britannico e avranno un forte orientamento verso la sostenibilità ambientale. Le consegne delle due unità sono previste nel 2030 e nel 2032.
LE PAROLE DELL’AD FOLGIERO
“Siamo entusiasti di accogliere Marella Cruises tra nostri clienti e di accompagnarla in questo nuovo percorso” ha commentato Pierroberto Folgiero, amministratore delegato di Fincantieri, aggiungendo che “Questo accordo testimonia la capacità di Fincantieri di stringere partnership strategiche con una clientela in continua espansione, rafforzando la nostra visibilità a lungo termine e garantendo un elevato livello di saturazione dei nostri cantieri. Il progetto riunirà la nostra esperienza nella progettazione navale, nell’innovazione e nella sostenibilità, per consegnare navi in grado di rispondere alle aspettative in evoluzione dei passeggeri di oggi”.
L’ENDORSEMENT DI INTESA
E per le azioni di Fincantieri arriva la spinta di Intesa Sanpaolo. La banca ha incrementato infatti a 13,00 euro per azione (dai precedenti 10,20 euro) il target price sul gruppo navale, confermando la raccomandazione “Buy” sul titolo visto l’upside potenziale del 28%.
Sebbene Fincantieri sia scambiata quasi in linea con il P/E medio del settore della difesa europeo del 2025, in base alle stime aggiornate di Intesa vanta un CAGR EPS rettificato 2024-27 di +71% rispetto al +22% dei suoi peers.
I NUMERI
D’altronde, proprio la scorsa settimana il gruppo della cantieristica di Trieste ha pubblicato i risultati dell’anno con un ritorno all’utile dopo cinque anni e in anticipo sulle previsioni. Fincantieri ha chiuso infatti il 2024 con un risultato d’esercizio positivo per 27 milioni, “in anticipo rispetto alle previsioni del piano industriale” e a fronte della perdita di 53 milioni di euro dell’anno precedente.
La società ha registrato ricavi 8,12 miliardi di euro con un Ebitda di 509 milioni che porta al 6,2% la marginalità lorda sui ricavi (5,2% nel 2023). La guidance fornita dalla società a novembre stimava ricavi sopra gli 8 miliardi di euro, il margine ebitda intorno al 6% e un rapporto tra indebitamento ed ebitda tra le 4,5 e le 5,5 volte.
LE INDICAZIONI DEGLI ANALISTI
Tanto che gli analisti di Intesa apprezzano l’esposizione sia al programma europeo “ReArm Europe/Readiness 2030” che al programma di rilancio della US Navy, riconoscendo anche la sua storia di successo di ristrutturazione e deleveraging. Inoltre, Intesa Sanpaolo ha migliorato le stime a medio termine principalmente per tenere conto di minori oneri finanziari e costi straordinari in relazione alle controversie sull’amianto.
Già a inizio anno le dichiarazioni del Presidente degli Stati Uniti Donald Trump avevano fatto brillare il titolo di Fincantieri a Piazza Affari.
Nello specifico, Trump aveva affermato che gli Stati Uniti potrebbero appoggiarsi agli alleati per costruire navi da guerra per la Marina, segnalando una possibile inversione di tendenza rispetto alla politica “Buy American” sostenuta durante il suo primo mandato. “Una volta costruivamo una nave al giorno. Non costruiamo più navi. Vogliamo iniziare. E forse useremo anche gli alleati per costruire navi. Potremmo doverlo fare”.
FINCANTIERI A LAVORO SULLA CLASSE CONSTELLATION NEGLI STATI UNITI
D’altronde Fincantieri opera direttamente negli Stati Uniti attraverso la sua controllata Fincantieri Marinette Marine con siti produttivi a Marinette, Green Bay e Sturgeon Bay.
Nel 2020 la Marina americana ha scelto Fmm per progettare e costruire la fregata di classe Constellation nel suo cantiere in Winsconsin. Il contratto comprende il supporto postvendita e l’addestramento degli equipaggi. Fincantieri, con il suo cantiere Marinette Marine, aveva presentato un progetto derivato dalla versione italiana delle fregate Fremm, costruite per l’Italia e per la Francia.
Il 31 agosto 2022 Fincantieri Marine Group (Fmg), la controllata statunitense del gruppo, ha comunicato di aver avviato la costruzione a Marinette (in Winsonsin) della prima fregata della classe Constellation.
Lo scorso maggio il Dipartimento della Difesa americano ha assegnato a Fincantieri Marinette Marine (Fmm) il contratto, del valore di oltre 1 miliardo di dollari, per la costruzione della quinta e sesta fregata della classe “Constellation”, destinata alla US Navy.