ChatGPT crea meme in stile studio Ghibli: gli utenti apprezzano, la factory giapponese un po' meno

“Non vorrei incorporare questa tecnologia nel mio lavoro. Sento che è un insulto alla vita stessa”: dichiarava Hayao Miyazaki nel non lontano 2016 parlando dell'intelligenza artificiale. E chissà quale sarebbe oggi la sua posizione, all'indomani del rilascio del nuovo modello generativo di immagini di ChatGPT. Ad appena 24 ore di distanza dal lancio della nuova funzione, infatti, il web è stato inondato di immagini generate dall'AI ispirate proprio allo stile di animazione dello Studio Ghibli, la casa di animazione fondata dal noto regista giapponese. Tramite la nuova funzionalità, gli utenti hanno trasformato ogni personaggio e meme possibile applicando lo stile di capolavori dell'animazione come “Il castello errante di Howl” o “Il mio vicino Totoro”. Con il risultato di avere mandato su tutte le furie il noto studio di animazione. Indice OpenAI vs Studio Ghibli: c'è stata violazione di copyright? OpenAI: “ChatGPT si rifiuta di utilizzare lo stile di singoli artisti viventi” OpenAI vs Studio Ghibli: c'è stata violazione di copyright? Come riporta stamani il portale Open, infatti, al momento tra OpenAI e lo Studio Ghibli sarebbe in corso un contenzioso che potrebbe sfociare in un'azione legale avanzata dalla casa di animazione. La questione è semplice: la nuova AI generativa di ChatGPT avrebbe violato il copyright. Secondo quanto dichiarato da Evan Brown, avvocato specializzato in proprietà intellettuale, a TechCrunch, “prodotti come l'AI generativa di Gpt-4o operano in una zona grigia dal punto di vista legale, dato che lo stile non è esplicitamente protetto dal diritto d'autore”. Ciò significa, quindi, che OpenAI potrebbe aver fatto tutto secondola legge, pur supportando la creazione di immagini che richiamano lo stile del regista giapponese. OpenAI: “ChatGPT si rifiuta di utilizzare lo stile di singoli artisti viventi” Dal canto suo OpenAI, mediante un portavoce, ha perciò fatto fatto sapere che: “Il nostro obiettivo è dare agli utenti la massima libertà creativa possibile. Continuiamo a impedire le generazioni nello stile dei singoli artisti viventi, ma consentiamo stili di studio più ampi, che le persone hanno utilizzato per generare e condividere alcune creazioni originali dei fan davvero deliziose e ispirate. Stiamo sempre imparando dall’uso e dal feedback del mondo reale e continueremo a perfezionare le nostre politiche”.

Mar 28, 2025 - 14:35
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ChatGPT crea meme in stile studio Ghibli: gli utenti apprezzano, la factory giapponese un po' meno

messi meme studio ghibli

“Non vorrei incorporare questa tecnologia nel mio lavoro. Sento che è un insulto alla vita stessa”: dichiarava Hayao Miyazaki nel non lontano 2016 parlando dell'intelligenza artificiale. E chissà quale sarebbe oggi la sua posizione, all'indomani del rilascio del nuovo modello generativo di immagini di ChatGPT.

Ad appena 24 ore di distanza dal lancio della nuova funzione, infatti, il web è stato inondato di immagini generate dall'AI ispirate proprio allo stile di animazione dello Studio Ghibli, la casa di animazione fondata dal noto regista giapponese.

Tramite la nuova funzionalità, gli utenti hanno trasformato ogni personaggio e meme possibile applicando lo stile di capolavori dell'animazione come “Il castello errante di Howl” o “Il mio vicino Totoro”. Con il risultato di avere mandato su tutte le furie il noto studio di animazione.

Indice

  1. OpenAI vs Studio Ghibli: c'è stata violazione di copyright?
  2. OpenAI: “ChatGPT si rifiuta di utilizzare lo stile di singoli artisti viventi”

OpenAI vs Studio Ghibli: c'è stata violazione di copyright?

Come riporta stamani il portale Open, infatti, al momento tra OpenAI e lo Studio Ghibli sarebbe in corso un contenzioso che potrebbe sfociare in un'azione legale avanzata dalla casa di animazione. La questione è semplice: la nuova AI generativa di ChatGPT avrebbe violato il copyright.

Secondo quanto dichiarato da Evan Brown, avvocato specializzato in proprietà intellettuale, a TechCrunch,prodotti come l'AI generativa di Gpt-4o operano in una zona grigia dal punto di vista legale, dato che lo stile non è esplicitamente protetto dal diritto d'autore”.

Ciò significa, quindi, che OpenAI potrebbe aver fatto tutto secondola legge, pur supportando la creazione di immagini che richiamano lo stile del regista giapponese.

OpenAI: “ChatGPT si rifiuta di utilizzare lo stile di singoli artisti viventi”

Dal canto suo OpenAI, mediante un portavoce, ha perciò fatto fatto sapere che: “Il nostro obiettivo è dare agli utenti la massima libertà creativa possibile. Continuiamo a impedire le generazioni nello stile dei singoli artisti viventi, ma consentiamo stili di studio più ampi, che le persone hanno utilizzato per generare e condividere alcune creazioni originali dei fan davvero deliziose e ispirate. Stiamo sempre imparando dall’uso e dal feedback del mondo reale e continueremo a perfezionare le nostre politiche”.