Cerioni contro la Federscherma: “Illogico, non confermato per una scommessa. Avversario in casa”

Un vero e proprio terremoto sull’asset tecnico della squadra italiana di scherma. La notizia è la seguente: Stefano Cerioni e Nicola Zanotti non saranno più i Direttori Tecnici delle rappresentative nazionali, rispettivamente di fioretto e di sciabola. L’unico a essere confermato nel proprio ruolo è stato Dario Chiadò nella spada, probabilmente anche su quanto ottenuto […]

Feb 16, 2025 - 09:18
 0
Cerioni contro la Federscherma: “Illogico, non confermato per una scommessa. Avversario in casa”

Un vero e proprio terremoto sull’asset tecnico della squadra italiana di scherma. La notizia è la seguente: Stefano Cerioni e Nicola Zanotti non saranno più i Direttori Tecnici delle rappresentative nazionali, rispettivamente di fioretto e di sciabola. L’unico a essere confermato nel proprio ruolo è stato Dario Chiadò nella spada, probabilmente anche su quanto ottenuto alle Olimpiadi di Parigi, citando l’oro della squadra femminile. A ciò si può aggiungere anche l’affermazione mondiale della compagine maschile a Milano nel 2023.

Al posto di Cerioni, è stato scelto Simone Vanni che festeggerà così i suoi 46 anni quest’oggi. Un passato da schermidore di altissimo livello, tenuto conto di medaglie mondiali e olimpiche, avendo poi guidato la selezione paralimpica in quest’arma e sostenendo Bebe Vio e compagni nelle rassegne a Rio, Tokyo e a Parigi. Fioretto che sotto la guida del tecnico “uscente” aveva ottenuto comunque grandi risultati, pur mancando il metallo più pregiato ai Giochi.

Ci sono le reazioni e Cerioni, sul suo profilo Instagram, non le ha mandate a dire: “Sessantaquattro medaglie d’oro, 42 d’argento, 46 di bronzo, 152 podi totali tra Coppa del Mondo, campionati Europei e Mondiali, e Olimpiadi. Questi sono i risultati della mia gestione alla guida del fioretto maschile e femminile dal 2021 fino agli ultimi trionfi nelle gare di Torino della scorsa settimana. Li rivendico nel momento in cui la Federazione ha deciso di non confermarmi nel ruolo di commissario tecnico“, ha scritto.

La vanità non mi appartiene, il lavoro sì. Voglio farlo per il rispetto morale e professionale che devo a me stesso e alle atlete e agli atleti, alle maestre e ai maestri e a tutti i componenti dello staff – nessuno escluso – che con il loro impegno e le loro capacità hanno contribuito al raggiungimento di traguardi che solo l’Italia può vantare nel mondo. La competizione fa parte della mia vita da mezzo secolo. In pedana o a bordo pedana cambia niente, perché il tentativo di battere l’avversario è una sfida che richiede studio, passione, tenacia, intelligenza, capacità e voglia di migliorare. Sempre. A patto però di avere l’avversario di fronte e non dentro casa. Ritengo ingiusta, sbagliata e illogica la decisione della Federazione di non confermarmi alla guida del fioretto maschile e femminile. Mi è stato detto che si tratta di una scommessa. Parola fuori posto in un contesto dove contano i valori dello sport nel senso più alto del termine. Valori che non contemplano giochi di potere o labirinti politici. Noi non abbiamo trovato il tesoro senza muovere la terra. Io, le atlete, gli atleti e lo staff abbiamo costruito e cementato un gruppo compatto e granitico che porta soddisfazioni e trofei a se stesso e all’Italia. Lo dico con orgoglio e senza falsa modestia: lascio il fioretto molto meglio di come l’ho trovato“, ha concluso.

POST SU INSTAGRAM DI STEFANO CERIONI

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Stefano Cerioni (@stefanocerioni)