Cellulari in carcere per comunicare con l’esterno, tra i 14 indagati anche l’assassino di Willy Monteiro Duarte

C’è anche Marco Bianchi, condannato all’ergastolo mentre al fratello Gabriele sono stati inflitti 28 anni, tra i 14 detenuti che nel carcere di Pescara usavano i telefoni cellulari per comunicare con l’esterno. Bianchi è rinchiuso dal 2023 nel penitenziario del capoluogo adriatico. L’inchiesta è stata condotta dal pm Andrea Papalia che ha firmato l’avviso di […] L'articolo Cellulari in carcere per comunicare con l’esterno, tra i 14 indagati anche l’assassino di Willy Monteiro Duarte proviene da Il Fatto Quotidiano.

Mar 21, 2025 - 12:29
 0
Cellulari in carcere per comunicare con l’esterno, tra i 14 indagati anche l’assassino di Willy Monteiro Duarte

C’è anche Marco Bianchi, condannato all’ergastolo mentre al fratello Gabriele sono stati inflitti 28 anni, tra i 14 detenuti che nel carcere di Pescara usavano i telefoni cellulari per comunicare con l’esterno. Bianchi è rinchiuso dal 2023 nel penitenziario del capoluogo adriatico. L’inchiesta è stata condotta dal pm Andrea Papalia che ha firmato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari: il reato contestato ai 14 è “accesso indebito a dispositivi idonei alla comunicazione” come riporta il quotidiano Il Centro.

L’inchiesta della Procura di Pescara si riferisce a fatti avvenuti tra il 1° gennaio e il 28 marzo 2023 e conferma che a San Donato, come in altri penitenziari abruzzesi, circolano cellulari con i quali i reclusi impartiscono ordini da dietro le sbarre. “Uno scenario che sfocia in tensioni, consente di introdurre nel penitenziario anche droga – ricorda l’articolo – e degenera fino a portare a rivolte come quella di un mese fa, quando un ventiquattrenne egiziano si è suicidato e, a distanza di poche ore, è scoppiata la sommossa con le fiamme appiccate a materassi e coperte, le scene di devastazione, gli agenti intossicati e i tentativi di evasione”.

Bianchi ha cominciato a partecipare ai laboratori, al coro, alle messe e alle lezioni scolastiche che l’Istituto tecnico commerciale Aterno-Manthonè tiene per i detenuti. Dall’ultima inchiesta, scrive Il Centro, è emerso che, “mentre manifestava la volontà di tornare a studiare e prendere il diploma, in realtà il killer di Willy continuava a commettere reati. Nello specifico, tra il 10 e il 28 marzo 2023 ha ‘indebitamente ricevuto e comunque utilizzato due cellulari’ all’interno del carcere”.

L'articolo Cellulari in carcere per comunicare con l’esterno, tra i 14 indagati anche l’assassino di Willy Monteiro Duarte proviene da Il Fatto Quotidiano.