Casa, gli errori nelle costruzioni costano 14 miliardi di euro l’anno
Nell’edilizia residenziale i committenti perdono il 10% dell’investimento. Ma l’impatto non è solo economico, è anche sociale e ambientale

Roma, 5 aprile 2025 – Anche le case si “ammalano”. Fin qui nulla di strano, se consideriamo che il tempo e l’incuria notoriamente ammalorano qualunque cosa. Ma ciò che è meno noto, è che i principali danni per un immobile residenziale sono legati alle errate costruzioni, ai lavori male eseguiti, alle negligenze delle ditte costruttrici o impegnate in ristrutturazioni.
Ogni anno vanno in fumo 14 miliardi di euro
Un dato che può aiutare a comprendere la portata del problema, frutto di stime in un settore che è spesso restio a darne, è il seguente: ogni anno, l’intero volume d’affari dell’edilizia è pari a 140 miliardi di euro. Di questi, il 10% va in fumo a causa dei difetti di costruzione, dei non corretti tempi di posa dei prodotti, degli errati conteggi delle pendenze, e di altre “sviste” tecniche. Ebbene, l’intero comparto vitivinicolo italiano fattura 14 miliardi di euro l’anno. A conti fatti, si brucia dunque un intero settore produttivo nazionale in termini di valore, a causa di lavori non eseguiti a regola d’arte. Se poi si considera che spesso le assicurazioni non comunicano i volumi delle richieste di risarcimento, e che le stime degli esperti sono per difetto, ecco che cominciamo ad avere una percezione del problema. Ma l’impatto non è solo economico, è anche sociale e ambientale. Il danno alla fine ricade sempre sui committenti, che oltre a pagare per i lavori, si ritrovano poi anche a dover riaffrontare lo stesso lavoro, pagarlo di nuovo, o comunque a sostenere spese legali per contenzioni lunghi e non per forza dall’esito soddisfacente. Senza considerare le aziende create ad hoc, che poi falliscono lasciando i committenti in uno stato di frustrazione e di impotenza.
L’esperto: “Stiamo costruendo cause, non case”
Marco Argiolas, fra i massimi esperti in Italia in danni, difetti e degrado delle costruzioni, sottolinea alcuni aspetti del problema: “Stiamo costruendo cause, non case. Se consideriamo che chi compra una casa o fa dei lavori di ristrutturazione, probabilmente lo fa una sola volta nella vita, mentre i preventivi arrivano da ditte che vivono di questo, siamo dinanzi ad una asimmetria informativa enorme, con la conseguenza che spesso i lavori costano tanto, magari non sono nemmeno necessari, e comunque se non fatti a norma non siamo subito in grado di capirlo. Io vedo fare gli stessi errori costruttivi che notavo nell’88. Occorre sensibilizzare sull’argomento. Un consiglio che spesso do – prosegue Argiolas – è quello di sottoscrivere un’assicurazione per spese legali, che costa poche decine di euro, e può almeno permetterci di sostenere i costi per avvocati e periti in caso di contenzioso. Se compriamo un cellulare in rete, troviamo molti siti che mettono a confronto i modelli, consigliano sulle caratteristiche. Invece, quando compriamo una casa, spesso non conosciamo molto né dei materiali, né di altre cose importanti, pur essendo una spesa particolarmente impattante sul bilancio familiare. I danni derivanti dal rifacimento di lavori non eseguiti a regola d’arte sono anche ambientali, basti pensare al consumo di suolo per smaltire il materiale di risulta, al trasporto, e a tutto ciò che attiene un cantiere, fra inquinamento anche acustico e disagi per i condomini. Tutti problemi evitabili se i lavori venissero svolti in maniera corretta".
Il primo convegno nazionale delle patologie edilizie
A Bologna, mercoledì 9 aprile, presso il Centro Congressi del Savoy Hotel, si terrà il primo convegno nazionale delle patologie edilizie, organizzato dal Gruppo Maggioli, in cui si parlerà di sicurezza, salute e sostenibilità degli edifici. L'evento, patrocinato dal comune di Bologna, promuoverà un tavolo di confronto con gli esperti del settore, per fare il punto sullo stato dell’arte delle ultime tecnologie edilizie e sulle migliori pratiche di riqualificazione del nostro patrimonio edilizio. La giornata, il cui coordinamento scientifico è affidato a Marco Argiolas, vedrà la partecipazione di ingegneri, architetti, geometri, amministratori pubblici, gestori di asset immobiliari e imprese di costruzione e del settore edilizio, che si incontreranno per discutere strategie innovative e soluzioni concrete, al fine di prevenire difetti e danni strutturali. Si parlerà anche di buone pratiche di prevenzione: dai sistemi antincendio alla costruzione di una casa che sia un luogo in cui le persone possano abitare in modo sano e armonioso, grazie a una progettazione che consenta di raggiungere un livello ottimale di salubrità negli edifici ad alte prestazioni energetiche. Si parlerà anche di Radon, gas che dal terreno può penetrare in cantine e abitazioni rappresentando un potenziale rischio per la salute, e di sistemi di impermeabilizzazione per evitarne i danni.