Bonus bagno 2025, sconto del 50% sulla ristrutturazione: chi può ottenerlo

Anche per il 2025 è possibile accedere all'agevolazione, ottenendo un significativo risparmio fiscale sui lavori di rinnovamento dell’ambiente bagno. Ecco come richiederlo

Apr 13, 2025 - 07:32
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Bonus bagno 2025, sconto del 50% sulla ristrutturazione: chi può ottenerlo

Anche nel 2025 è possibile usufruire del bonus bagno per coprire parte delle spese legate agli interventi legati agli ambienti igienici della casa. Non tutti sanno, infatti, che questa agevolazione fiscale può essere applicata anche ai lavori sugli ambienti igienici della casa, seppur con alcune limitazioni. Vediamo nel dettaglio quali interventi sono ammessi, quali requisiti devono essere rispettati e come funziona la detrazione.

Quanto vale la detrazione

Il Bonus bagno consente di detrarre il 50% delle spese per interventi di manutenzione straordinaria fino a un massimo di 96mila euro. La percentuale però cala nel corso degli anni:

  • del 36% per il 2025 per le seconde case;
  • del 36% per le abitazioni principali e al 30% per le seconde case per il 2026 e 2027;
  • del 30% per tutte le case a partire dal 2028 e fino al 2033.

Il tetto massimo di spesa detraibile, come detto, è fissato a 96mila euro per ogni unità immobiliare e la detrazione viene suddivisa in 10 rate annuali di pari importo.

Cosa si può ristrutturare con il bonus bagno

Per accedere al bonus ristrutturazione, gli interventi devono essere classificati come manutenzione straordinaria. Tra quelli ammessi rientrano:

  • Il rifacimento dell’impianto idrico-sanitario, comprendente la sostituzione delle vecchie tubature, l’adeguamento degli impianti di adduzione e scarico, nonché l’installazione di nuovi impianti conformi alle normative vigenti;
  • il rinnovamento delle superfici, come la sostituzione di piastrelle e rivestimenti, purché inserita in un progetto di ristrutturazione più ampio;
  • la realizzazione o modifica del bagno, cioè la creazione di un nuovo bagno o la redistribuzione di quello esistente, con spostamento di sanitari e impianti;
  • l’adeguamento per l’accessibilità, che comprende interventi per eliminare le barriere architettoniche, installare sanitari dedicati a persone con disabilità, maniglioni e altre soluzioni per migliorarne la fruibilità;
  • lavori in immobili danneggiati da calamità naturali;
  • manutenzione ordinaria su parti comuni, che non comprende però la semplice sostituzione di sanitari o piastrelle.

In aggiunta ai lavori principali, è possibile detrarre anche alcune spese accessorie, come consulenze tecniche e progettazione, presentazione del Cila (Comunicazione di inizio lavori asseverata), acquisto di materiali e attrezzature, costi di manodopera e posa in opera.

Come richiedere il bonus

Anche per il 2025 è possibile richiedere il bonus ristrutturazione direttamente nella Dichiarazione dei Redditi, tramite il Modello 730 o il Modello Redditi Persone Fisiche (PF). Per beneficiare della detrazione, è fondamentale conservare tutta la documentazione relativa agli interventi eseguiti. Tra questi documenti rientrano:

  • le fatture e le ricevute di pagamento;
  • il bonifico parlante, obbligatorio per i pagamenti, che deve riportare la causale del versamento, il codice fiscale del beneficiario della detrazione e la partita Iva o il codice fiscale dell’impresa che ha effettuato i lavori;
  • eventuali permessi edilizi, come la Cila, richiesti per interventi di manutenzione straordinaria;
  • i dati catastali dell’immobile;
  • la documentazione tecnica che certifichi la natura straordinaria dei lavori.

Per accedere al bonus ristrutturazione specifico per il bagno, è inoltre necessario rispettare alcuni requisiti previsti dalla normativa. In particolare, l’immobile oggetto dell’intervento deve avere destinazione d’uso residenziale. Sono quindi esclusi fabbricati a uso commerciale, strutture ricettive e altre tipologie non abitative.