Becciu "Obbedisco al Papa"

Il cardinale si ritira dal Conclave "Mi sacrifico, sono innocente" .

Apr 30, 2025 - 05:45
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Becciu "Obbedisco al Papa"

Sfuma in serata il giallo su chi sia il secondo cardinale elettore che rinuncerà al Conclave per motivi di salute. Il primo è il cardinale spagnolo Antonio Canizares Llovera conosciuto nell’ambiente vaticano come il ’piccolo Ratzinger’ per la sua sintonia con Benedetto XVI e il suo forfait era già stato annunciato per motivi di salute nei giorni scorsi. L’altro, di cui si è appreso ieri, sarebbe invece John Njue del Kenya, anche lui impossibilitato per motivi di salute. Non ci sarà nemmeno il cardinale Angelo Becciu che alla fine ha gettato la spugna e ha deciso di rinunciare per il bene del conclave stesso evitando all’assemblea tensioni. Il quorum per l’elezione del successore di Francesco scende così a 89 voti, il numero complessivo degli elettori da 135 a 133, e c’è già chi scommette che il Conclave durerà poco, due, tre giorni come dice il cardinale di Baghdad, Raphael Luois Sakò: il nuovo Papa potrebbe arrivare già nelle prime votazioni e quindi l’8 o il 9 di maggio.

Si parte il 7 mattina con la messa ’Pro Eligendo pontifice’, il pomeriggio l’ingresso in Sistina con la prima votazione, attorno alle 16.30 Si va avanti dal giorno successivo con due scrutini al giorno e ogni scrutinio avrà la sua fumata, nera o, infine, bianca. La maggioranza che il candidato vincente deve ottenere è quella dei due terzi.

Intanto vanno avanti le Congregazioni generali che affrontano i temi più vari: guerre, conflitti civili, risorse minerarie ed energetiche, persino la sfida dell’Intelligenza artificiale. I cardinali dati per papabili restano abbottonati, evitano di rilasciare dichiarazioni o commenti. Nel borsino resta alto l’ex segretario di stato il cardinale Pietro Parolin (che non avrebbe ricevuto ieri pomeriggio il presidente turco Erdogan in visita, lasciando che fosse il camerlengo farlo, in maniera più appropriata alle regole della Sede vacante) e per i conservatori la figura dell’ungherese Peter Erdo.

Ma c’è chi alla testa di un partito per ora minore come il cardinale Jean Luc Hollerich di Lussemburgo decide di giocare la partita allo scoperto celebrando ieri una significativa messa di suffragio per papa Francesco nella Chiesa nuova di corso Vittorio Emanuele. "Vogliamo continuare con la sinodalità che il Papa ci ha insegnato – dice nell’omelia rivolgendosi ai fedeli –. Ho lavorato molto bene con il segretario del sinodo, il cardinale Mario Grech, abbiamo sviluppato un modello di Chiesa sinodale in cui i Papi, i vescovi, le gerarchie non sono super eroi solitari ma pastori di un popolo vero, in cui figli e figlie di dio sono tutti alla pari". A concelebrare con lui c’erano l’arcivescovo di Hong Kong, il cardinale Stephen Chow Sau-yan, l’arcivescovo di Tokyo, il cardinale Tarcisio Isao Kikuchi, e il cardinale di Lima, Carlos Castillo Mattasoglio. In tutto potrebbe trattarsi di un pacchetto di 4 voti che potrebbero crescere nei giorni a venire se le candidature al momento forti dovessero bloccarsi.

Un richiamo all’eredità di Francesco è stato lanciato anche dal cardinale Mauro Gambetti cui è toccato ieri il turno di celebrare la terza messa dei Novendiali: "La cristiana umanità rende la Chiesa casa di tutti. Quanto sono attuali le parole di Francesco pronunciate a Lisbona nel 2023: Tutti tutti tutti sono chiamati a vivere nella Chiesa, non dimenticatelo mai!".