Banche europee: performance, solidità e sfide future

Il quarto trimestre del 2024 ha confermato una tendenza positiva per le banche europee, che hanno continuato a registrare risultati superiori alle attese. Secondo Romain Miginiac, Head of Research per le strategie Credit Opportunities di GAM Investments, la performance del settore bancario ha sorpreso favorevolmente, con molte istituzioni che hanno riportato utili superiori alle stime... Leggi tutto

Mar 17, 2025 - 16:45
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Banche europee: performance, solidità e sfide future

Il quarto trimestre del 2024 ha confermato una tendenza positiva per le banche europee, che hanno continuato a registrare risultati superiori alle attese. Secondo Romain Miginiac, Head of Research per le strategie Credit Opportunities di GAM Investments, la performance del settore bancario ha sorpreso favorevolmente, con molte istituzioni che hanno riportato utili superiori alle stime del consensus. Nonostante i margini di interesse non siano ai livelli record degli anni passati, i risultati sono stati sostenuti dalla tenuta dei margini stessi, dalla crescita dei prestiti e da altri fattori positivi come le coperture. Un contributo importante è arrivato anche dalla banca d’affari, che ha visto un forte aumento delle commissioni, in un contesto di solidità per il settore.

Il quadro operativo non è privo di sfide: l’inflazione e i costi legati agli investimenti per la crescita e la ristrutturazione hanno continuato a pesare sui bilanci, ma le previsioni per il futuro restano ottimistiche. In particolare, si prevede che il settore bancario manterrà un buon profilo di utile, con un ROE previsto dell’11% per il 2025 e il 2026. Miginiac sottolinea che le banche europee hanno già confermato o innalzato gli obiettivi finanziari per gli anni a venire, un segnale della solidità del settore, nonostante le pressioni sui margini di interesse dovute ai tassi in calo e alla crescente inflazione.

Il capitale e la gestione del rischio: segnali di stabilità

Dal punto di vista della capitalizzazione, le banche europee sono in una posizione di forza. Il Common Equity Tier 1 (CET1), che rappresenta il capitale di alta qualità, è sceso leggermente nel terzo trimestre del 2024, ma resta comunque molto alto, attestandosi intorno al 16% per le banche dell’Eurozona. Questo livello di capitale è ben al di sopra dei requisiti normativi minimi e conferma la solidità finanziaria delle principali istituzioni europee. Le banche hanno infatti un capitale in eccesso pari a circa 500 miliardi di euro, un segnale che lascia ben sperare per la capacità di far fronte a eventuali difficoltà future.

L’introduzione della nuova normativa Basilea 4, pur rappresentando una fonte di incertezza, non dovrebbe avere un impatto significativo sul settore, poiché molte delle modifiche sono già state anticipate dalle autorità locali e dalle strategie di gestione adottate dalle singole banche. Anche se gli indici di capitalizzazione potrebbero scendere leggermente in futuro, la distribuzione del capitale in eccesso attraverso dividendi e riacquisti di azioni proprie contribuirà a mantenere una solida posizione finanziaria.

La qualità degli attivi e le prospettive del credito

Un altro aspetto positivo è la qualità degli attivi. I fondi per le perdite su crediti sono stati inferiori alle attese, una notizia che riflette la solida gestione del rischio delle banche e il contesto macroeconomico relativamente favorevole. I crediti deteriorati sono rimasti stabili, e la percentuale di crediti in sofferenza per le banche dell’Eurozona si è mantenuta bassa (1,9% nel terzo trimestre del 2024). Nonostante le incertezze macroeconomiche, gli esperti prevedono che la qualità degli attivi rimarrà solida, con gli utili che fungeranno da cuscinetto di protezione in caso di eventuali deterioramenti.

Obbligazioni subordinate: un’opportunità interessante

In un contesto di solidità generale, le obbligazioni subordinate bancarie, in particolare quelle convertibili contingenti (CoCo) Additional Tier 1 (AT1), rappresentano una delle opportunità più allettanti nei mercati del reddito fisso. Attualmente, queste obbligazioni emesse dalle banche europee offrono rendimenti elevati, circa il 7%, senza compromettere la qualità del credito. La domanda di nuove emissioni è stata eccezionalmente alta all’inizio del 2025, con oltre 80 miliardi di dollari di richieste per circa 14 miliardi di dollari emessi. Miginiac evidenzia come la performance operativa del settore e i solidi fondamentali di credito favoriscano questa classe di attivi, nonostante gli spread siano ai minimi storici. L’approccio attivo, lungo la struttura del capitale, sarà cruciale per gestire i rischi e sfruttare al meglio il reddito interessante offerto da queste obbligazioni.

In sintesi

Le banche europee si trovano in una posizione robusta, con fondamentali solidi e una gestione del rischio efficace che hanno permesso loro di superare le difficoltà del contesto macroeconomico. Nonostante le sfide future, legate principalmente alla pressione sui margini di interesse e all’inflazione, il settore bancario europeo è ben posizionato per mantenere risultati positivi. Gli investitori potrebbero trarre beneficio da un’attenta valutazione delle opportunità offerte dal debito subordinato, in particolare dalle obbligazioni CoCo AT1, che continuano a essere una delle scelte più promettenti nel panorama delle obbligazioni bancarie.