Azioni Pfizer sono da comprare? Effetti collaterali fermano il farmaco dimagrante e Viking ne approfitta
Le grandi aziende farmaceutiche, così come le biotecnologiche più piccole, sperano da tempo di ottenere un successo in uno dei…

Le grandi aziende farmaceutiche, così come le biotecnologiche più piccole, sperano da tempo di ottenere un successo in uno dei settori terapeutici a più rapida crescita: la perdita di peso.
Gli analisti prevedono un tasso di crescita annuo composto a doppia cifra da oggi ai prossimi anni, con un mercato che potrebbe raggiungere tra i 100 e i 130 miliardi di dollari all’inizio degli anni 2030.
Attualmente, Eli Lilly e Novo Nordisk dominano il settore con i loro trattamenti ben noti: Lilly produce il tirzepatide, commercializzato come Mounjaro per il diabete di tipo 2 e come Zepbound per la perdita di peso. Novo Nordisk, invece, produce il semaglutide, venduto come Ozempic per il diabete e come Wegovy per il controllo del peso. Questi farmaci generano miliardi di dollari all’anno per i due colossi farmaceutici.
Non sorprende quindi che altre aziende vogliano entrare in questo mercato, dove la domanda è stata così alta da superare l’offerta di farmaci esistenti lo scorso anno. Due nomi emersi come potenziali protagonisti nei prossimi anni sono il gigante farmaceutico Pfizer (PFE) e la biotecnologica Viking Therapeutics (VKTX).
Gli investitori hanno atteso con impazienza aggiornamenti da parte di entrambe. Recentemente, però, le notizie da Pfizer non sono state positive. La mia previsione è che la perdita dell’azienda farmaceutica possa diventare un’opportunità per Viking.
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