Azimut, Banca Generali, Banca Mediolanum, Fineco: view e target di Barclays in vista delle trimestrali

Con la stagione delle trimestrali alle porte, Barclays ha pubblicato un report sulle aspettative per i big del rispario gestito quotati a Piazza Affari. Nonostante un contesto di mercato incerto, spicca il ruolo di Banca Generali, al centro di una trasformazione strategica grazie al recente accordo con Generali e alle implicazioni dell’offerta di acquisizione da... Leggi tutto

Mag 6, 2025 - 07:52
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Azimut, Banca Generali, Banca Mediolanum, Fineco: view e target di Barclays in vista delle trimestrali

Con la stagione delle trimestrali alle porte, Barclays ha pubblicato un report sulle aspettative per i big del rispario gestito quotati a Piazza Affari. Nonostante un contesto di mercato incerto, spicca il ruolo di Banca Generali, al centro di una trasformazione strategica grazie al recente accordo con Generali e alle implicazioni dell’offerta di acquisizione da parte di Mediobanca.

Secondo le stime di Barclays, Banca Generali dovrebbe registrare un utile netto di 105 milioni di euro nel primo trimestre, con commissioni di gestione in crescita dell’1% su base trimestrale, mentre i costi operativi sono attesi in calo del 13% rispetto al trimestre precedente. Ma il vero catalizzatore è rappresentato dall’accordo commerciale con Generali e introduce una rete di collaborazione con i consulenti finanziari di Banca Generali. Si tratta, secondo Barclays, di un “punto di svolta strategico”, capace di rafforzare la posizione della banca nel mercato e aprire nuove opportunità di cross-selling. Il target price per Banca Generali è stato alzato a 60,6 euro per azione (dai precedenti 52,5 euro), con rating confermato Overweight.

Parallelamente, l’offerta di Mediobanca su Banca Generali solleva interrogativi rilevanti: sarà l’ad di Banca Generali favorevole all’integrazione e quale sarà il ruolo della rete di consulenti finanziari nella nuova configurazione? Il brand Mediobanca è forte nel segmento private banking, ma le sinergie con Generali potrebbero rendere più attraente il mantenimento dell’attuale configurazione.

Per le altre società, le prospettive sono più miste. Azimut dovrebbe registrare un utile netto di 102 milioni, ma con commissioni di gestione in calo del 9% rispetto al trimestre precedente. In compenso, progetti in via di sviluppo come la partnership con FSI su TNB e l’iniziativa “Nova” con Unicredit potrebbero rappresentare elementi di rilancio nei prossimi mesi. Il titolo Azimut mantiene il rating Equalweight, con un target price rivisto a 23,2 euro.

Fineco, forte di un modello integrato tra brokerage, banking e advisory, è attesa a un utile di 158 milioni, ma con un calo delle commissioni di investimento e del margine di interesse netto. Tuttavia, il segmento di brokerage si distingue positivamente, con una crescita prevista del 16% su base trimestrale, grazie alla maggiore volatilità di mercato. Barclays conferma per Fineco il rating Equalweight, ma alza il target price a 19,6 euro.

Banca Mediolanum, infine, dovrebbe chiudere il trimestre con un utile netto di 227 milioni, sostenuto da commissioni stabili e nonostante un calo nel margine di interesse. Anche per Banca Mediolanum, il focus sarà sulla guidance 2025, in particolare per i flussi e la redditività del core business. Il target price viene portato a 16 euro per azione, con rating Overweight confermato.

Complessivamente, Barclays ha apportato lievi revisioni al ribasso delle stime di utile per quasi tutti i player, con l’eccezione di Fineco. Le valutazioni restano comunque positive per Banca Generali e Banca Mediolanum, che secondo Barclays mostrano il maggiore potenziale di crescita nell’attuale scenario competitivo.