Autovelox, il decreto sospeso: rischi di caos e ricorsi per le multe
Il decreto sugli autovelox, che avrebbe dovuto fare chiarezza in un settore caratterizzato da numerose controversie e ricorsi, è stato sospeso dal Ministero dei Trasporti. La novità è stata decisa su indicazione diretta del ministro Matteo Salvini, a causa della necessità di ulteriori verifiche sul testo, che stava per essere trasmesso a Bruxelles. Il decreto […] L'articolo Autovelox, il decreto sospeso: rischi di caos e ricorsi per le multe proviene da Economy Magazine.

Il decreto sugli autovelox, che avrebbe dovuto fare chiarezza in un settore caratterizzato da numerose controversie e ricorsi, è stato sospeso dal Ministero dei Trasporti. La novità è stata decisa su indicazione diretta del ministro Matteo Salvini, a causa della necessità di ulteriori verifiche sul testo, che stava per essere trasmesso a Bruxelles. Il decreto mirava a semplificare la burocrazia. In particolare la misura stabiliva che gli autovelox omologati a partire dal 2017 non avrebbero più dovuto affrontare un processo di omologazione aggiuntivo. Al contrario, gli apparecchi più vecchi avrebbero dovuto essere spenti fino al completamento delle procedure di omologazione.
Le preoccupazioni nel periodo estivo
Una delle preoccupazioni principali legate alla disattivazione degli autovelox più datati riguarda l’estate. Secondo l’Associazione Sostenitori e Amici della Polizia Stradale, il blocco degli apparati più vecchi, tra cui i Tutor 1.0 e 2.0, avrebbe potuto portare a una riduzione significativa dei dispositivi di controllo della velocità. In questo senso il rischio di un aumento degli incidenti causati dal contachilometri.
L’intervento normativo
Questo intervento normativo arriva in un contesto complicato. La Cassazione, nel 2024, ha stabilito che senza una corretta omologazione, le multe emesse tramite autovelox sarebbero da considerarsi invalide, anche se gli apparecchi erano già approvati. Di conseguenza, è aumentato il numero di ricorsi contro le sanzioni. Alcuni Comuni hanno deciso di spegnere i dispositivi. Il Viminale, pur cercando di chiarire la situazione, ha inviato delle indicazioni ai prefetti per superare la confusione riguardo l’omologazione e l’approvazione degli autovelox.
Le altre novità
Nel frattempo, altre novità sui misuratori di velocità sono previste per il 12 giugno 2025, quando entrerà in vigore una nuova normativa che stabilisce l’obbligo di segnalare la presenza degli autovelox con cartelli visibili da 1 a 4 chilometri di distanza, a seconda del tipo di strada. Inoltre, la taratura dei dispositivi dovrà essere effettuata annualmente e certificata, mentre gli autovelox in aree con limiti di velocità particolarmente bassi (sotto i 50 km/h) dovranno essere disattivati.
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