Autobus urbani: elettrico in forte crescita, ma il metano resiste

Secondo T&E la domanda di autobus urbani elettrici è in forte crescita. Entro il 2027 le città europee potrebbero scegliere esclusivamente veicoli a zero emissioni, elettrici o a idrogeno, abbandonando definitivamente i bus endotermici. Tuttavia, il metano continua a essere considerato da molte amministrazioni come un’opzione ecologica, portando diverse città a investire ancora in autobus […] The post Autobus urbani: elettrico in forte crescita, ma il metano resiste first appeared on QualEnergia.it.

Mar 13, 2025 - 11:53
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Autobus urbani: elettrico in forte crescita, ma il metano resiste

Secondo T&E la domanda di autobus urbani elettrici è in forte crescita. Entro il 2027 le città europee potrebbero scegliere esclusivamente veicoli a zero emissioni, elettrici o a idrogeno, abbandonando definitivamente i bus endotermici.

Tuttavia, il metano continua a essere considerato da molte amministrazioni come un’opzione ecologica, portando diverse città a investire ancora in autobus alimentati con questo carburante.

Vediamo quali sono i principali dati pubblicati da Transport & Environment (T&E) che dimostrano la diffusione degli autobus urbani elettrici in Europa nel 2024.

La rapida elettrificazione degli autobus urbani nell’Ue

Secondo i dati di T&E, nel 2024 quasi la metà (49%) dei nuovi autobus urbani immatricolati nell’UE è a zero emissioni, segnando un importante traguardo per il Green Deal europeo.

In particolare c’è un incremento degli autobus elettrici a batteria, pari al 46% delle nuove immatricolazioni, mentre quelli a celle a combustibile sono al 3%.

Questa accelerazione è stata favorita sia dalla nuova regolamentazione europea, che ha dato un chiaro segnale di transizione dai motori diesel, sia dalle politiche locali, come le zone a zero emissioni (ZEZ) e gli obiettivi per il trasporto pubblico.

Il mercato degli autobus urbani sta quindi passando rapidamente alle zero emissioni, con un ritmo superiore a quello previsto dalla Direttiva UE sui veicoli puliti e dagli standard di CO₂ per camion e autobus. Se questa tendenza continuerà, entro il 2027 i nuovi autobus urbani venduti potrebbero essere tutti a zero emissioni, anticipando di otto anni l’obiettivo fissato per il 2035.

I leader del mercato dei bus elettrici

Come mostra il grafico in basso, alcuni Paesi hanno già raggiunto il 100% di vendite di autobus urbani a batteria, come Paesi Bassi, Finlandia e Islanda.

Tra i mercati più grandi (oltre 1.000 immatricolazioni annue), la Spagna è in testa con il 57% di autobus a zero emissioni (sia elettrici che a idrogeno), seguita dal Regno Unito con il 56% e dall’Italia con il 44%, un dato inferiore alla media Ue del 49%. Francia e Germania si attestano attorno al 33%. Un caso eccezionale è quello dell’Estonia, che è passata dallo 0% nel 2023 all’84% nel 2024.

Resiste l’alimentazione a metano

Nonostante i citati progressi, secondo T&E, il 64% dei nuovi autobus urbani in Europa è ancora alimentato da combustibili fossili: il 27% è diesel, il 22% ibrido e il 14% a gas.

Molte città continuano a investire in autobus a metano per due ragioni principali: alcune lo considerano una tecnologia di transizione verso l’elettrico, altre si limitano a sostituire i vecchi autobus a metano con modelli più recenti.

Un esempio italiano è quello  Roma Capitale, che oltre ai nuovi autobus elettrici ha acquistato anche veicoli a metano. Secondo Atac, questo intervento è necessario per sostituire i mezzi più datati. In vista del Giubileo, Atac aveva richiesto l’acquisto di 1.057 nuovi autobus tra il 2023 e il 2026, con il ritiro di circa 960 veicoli obsoleti.

L’investimento prevede l’acquisto di 244 autobus a metano da 12 metri, per un costo di 75,9 milioni di euro, coperto al 90% da finanziamenti pubblici. In parallelo, sono stati acquistati 411 autobus elettrici con fondi del PNRR.

Appalti pubblici pro-elettrico e produzione europea

Secondo T&E, la transizione verso autobus urbani a zero emissioni procede a velocità diverse nei vari Paesi, sottolineando l’importanza di obiettivi nazionali chiari.

I criteri di appalto pubblico potrebbero accelerare ulteriormente il processo, privilegiando autobus elettrici a batteria o a celle a combustibile, escludendo le tecnologie a gas e ibride.

Un altro aspetto cruciale è la produzione europea: indirizzare i finanziamenti verso veicoli costruiti nell’Ue garantirebbe benefici occupazionali e industriali, evitando che il denaro pubblico favorisca aziende extraeuropee.The post Autobus urbani: elettrico in forte crescita, ma il metano resiste first appeared on QualEnergia.it.